UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


22 marzo 2009

La Provincia
domenica 22 marzo 2009
Rifugio del cane
Proposta. Malvezzi e Ghidotti (Fi): 'Serve con urgenza un commissario che garantisca sia il benessere degli animali sia la gestione economica In questa fase delicata, passaggio obbligato per ricreare il clima di fiducia

'Subito un garante
Il Comune lo nomini’


di Francesca Morandi

«In un momento così delicato e confuso, riteniamo che l'amministrazione comunale debba nominare con urgenza un commissario/garante che soprintenda alle attività di gestione della struttura comunale almeno fino alla conclusione delle indagini in corso da parte della magistratura. Questa figura dovrebbe garantire sia il benessere e la cura degli animali sia la gestione economica». Ad invocare una figura «super partes» che vigili sul canile comunale, sotto sequestro preventivo dal 3 marzo scorso, sono Carlo Malvezzi e Carloalberto Ghidotti, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale di Forza Italia, convinti che «questo passaggio sia oggi indispensabile per ricreare quel clima di fiducia intorno ad una realtà alla quale guardano con interesse ed impegno molti cremonesi e diverse associazioni». Gli esponenti del centrodestra ricordano come la figura del garante sia già prevista in altre città, per esempio Milano, dove un anno fa il sindaco Letizia Moratti inaugurò il primo Parco canile, insieme con Gianluca Comazzi, appunto il garante per gli animali. «Con una differenza rispetto a Milano. Proprio per ricreare il clima di fiducia, noi chiediamo che il commissario si impegni a rendere pubblico con regolarità l'andamento delle donazioni (materiale ed economiche) e i dati più significativi riguardanti la gestione attraverso il sito del Comune di Cremona. Il 15 marzo scorso, l'assemblea dei soci (una trentina), dell'Associazione zoofili cremonesi che ha in gestione il Rifugio del cane, ha rinnovato il consiglio, nominando presidente Federica Aroldi e vice Linda Lucarini, dopo le dimissioni di Maurizio Guerrini e Chetti Nin, entrambi indagati dalla Procura con due ipotesi d'accusa. La prima: «In concorso tra loro e in tempi diversi sopprimevano, senza necessità, numerosi esemplari di cani ospitati presso il Rifugio del cane». La seconda: «In concorso tra loro e in tempi diversi, effettuando la soppressione degli animali mediante l'iniezione di farmaci quali Tanax e Pentotal Sodium, esercitavano abusivamente la professione veterinaria». Inoltre, è indagata per omissione di controllo Michela Butturini, la veterinaria dell'Asl, referente del canile comunale. Non entrano nel merito dell'indagine della procura «a cui spetta fare chiarezza», Tuttavia, a Malvezzi e Ghidotti non basta che siano cambiati i vertici dell'Associazione zoofili cremonesi. Un atto di sfiducia nei loro confronti? «Niente affatto. Per natura noi siamo garantisti, ma siamo convinti che in questa fase, con una indagine della procura in corso, a tutela di tutti, serva un commissario-garante. Secondo noi, il Comune ha già perso troppo tempo inutilmente». Una critica politica alla giunta Corada? «Esatto. Siamo convinti che quella del commissario-garante sia la strada maestra da seguire».

Le garanzie di Aroldi: "I cani mangiano e stanno bene"
Nonostante l'indagine choc sul canile comunale, «la vita degli ospiti del rifugio» circa 320 animali, «continua tranquilla e come prima». Lancia rassicurazioni Federica Aroldi, neo vicepresidente dell'Associazione zoofili cremonesi dal 15 marzo scorso, quando l'assemblea dei soci ha rinnovato il consiglio composto dalla vice Linda Lucarini e dai consiglieri Fausto Ferodi, Martella Ferodi e Giuseppe Tolomini. Certo, ammette Aroldi, il sequestro del conto corrente dell’associazione e con esso i 535mila euro, «ovviamente crea problemi di gestione». Ma convinti che «il problema si risolva nell'immediatezza, dopo il colloquio informale che ho avuto con il pm Cinzia Piccioni», come ha riferito l'avvocato Michele Tolomini, legale dell'associazione, nel canile si va avanti. La presidente Aroldi spiega che «i cani continuano a mangiare due volte al giorno il loro buon pappone fatto di carne lessata e macinata, pasta cotta nel brodo, pane macinato, crocchette e scatolette». Inoltre «i box continuano ad essere puliti due volte al giorno, i cani continuano, alternando ogni ora un box, ad andare a giocare e a fare una bella corsetta nel parchetto interno». Di rassicurazione in rassicurazione «il Rifugio del cane continua ad affidare i cani, ad accogliere gli animali abbandonati e a restituirli a chi li ha persi. L'obiettivo dell'Associazione zoofili cremonesi è sempre stato quello di fornire la migliore qualità della vita degli animali e così continuerà ad essere, malgrado le attuali difficoltà economiche, grazie soprattutto all'aiuto di chi ha conosciuto da vicino il lavoro svolto».


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