Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese
28 marzo 2009
La Provincia
sabato 28 marzo 2009
Indagine. Il tribunale del riesame respinge le istanze dei legali di Guerrini e Nin
«Sequestro del canile valido»
Il Tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza della difesa di dichiarare inutilizzabili, per un vizio di procedura della Procura, gli atti dell'indagine sulle presunte uccisioni degli ammali nonché l'ordinanza di convalida del sequestro preventivo del canile comunale firmata dal gip Clementina Forleo.
Il presidente Carlo Maria Grillo, con i giudici Serena Nicotra e Massimo Vacchiano, hanno scritto la nuova puntata giudiziaria dell'indagine avviata dal pm Cinzia Piccioni nei confronti di Maurizio Guerrini e Chetti Nin, ex presidente e vice presidente dell'Associazione zoofili cremonesi accusati in concorso di «aver soppresso, senza necessità, numerosi esemplari di cani ospitati presso il canile comunale» e di esercizio abusivo della professione veterinaria «effettuando la soppressione degli animali mediante l'iniezione di t'armaci quali il Tanax e il Pentotal Sodium». Tra gli indagati c'è anche Michela Butturini, veterinaria dell'Asl, ex referente del canile, alla quale la procura contesta l'omissione di controllo. L'indagine era culminata il 3 marzo scorso con le perquisizioni dei carabinieri del Nas nel canile comunale e con il sequestro di 32 carcasse di animali, di cui due forse di gatti, infilate in sacchi neri e messe nella cella frigorifero. «Tali soppressioni — scrive il gip Forleo nell'ordinanza — non si appalesavano e non si appalesano dovute a ragioni di malattia, come affermato dai dipendenti ed ex dipendenti del canile; ragioni che, peraltro, qualora sussistenti, avrebbero dovuto necessitare dell'intervento del personale veterinario. Le soppressioni non risultavano peraltro annotate sugli appositi registri Asl, dal momento che per l’anno 2009 risultavano in essi annotati solo 18 decessi». Durante le perquisizioni nel canile e nell'abitazione di Chetti Nin, gli inquirenti avevano trovato «un considerevole quantitativo di farmaci veterinari contrassegnati da effetto letale». Intanto, la Lega nazionale per la Difesa del cane di Cremona ha scritto al prefetto Tancredi Bruno di Clarafond «affinchè l'amministrazione Comunale possa interrompere la convenzione decennale con l'Associazione Zoofili Cremonesi, gestori del canile di Cremona che la magistratura ha indagato per gravissimi reati, di cui certamente ne sarà al corrente». (f.mo.)
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