Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese
31 marzo 2009
La Provincia
martedì 31 marzo 2009
Consiglio caldo
Respinto l'ordine del giorno di Matteo Lodi che chiedeva la sospensione della convenzione. Pd e Pdl votano insieme per i controlli Dal Conte: trasparenza. Giallo sul voto di Borsetta
Canile: sì al garante Indagine a 360 gradi
di Giuseppe Bruschi
Ancora un consiglio comunale caldo, meglio caldissimo, quello di ieri, ed ancora il canile al centro della discussione e delle polemiche. Nel salone dei quadri spazio riservato al pubblico affollato da un numeroso gruppo di 'amici dei cani e degli animali'. Ma numerosi erano pure i vigili affiancati da funzionari della Digos e Carabinieri in borghese. Nessun incidente ma tifo da stadio per alcuni consiglieri, come Matteo Lodi, Italico Maffini e Carlo Malvezzi, fischi e «rimbrotti» invece per l'assessore Dal Conte ed il consigliere Pd Gino Carnesella. Ma il presidente del consiglio, Pier Luigi Rotelli, ha 'saldamente' tenuto sotto controllo l'intera situazione.
Tutto è iniziato con l'ordine del giorno presentato dal verde Matteo Lodi che ha presentato un ordine del giorno con il quale chiedeva, in sostanza, che le sette associazioni animaliste di Cremona, riunite in un coordinamento, venissero nominate 'garanti del benessere animale su tutto il territorio e delegate alla vigilanza, controllo e gestione temporanea del canile. Lodi, che ha ricordato come la sua richiesta, fatta nel 2005, di costituire un 'ufficio tutela animali', sia rimasta senza risposta, ha inoltre sollecitato la giunta, sempre con il proprio ordine del giorno, a 'sospendere la convenzione con l'Associazione Zoofili in attesa di una revoca ai sensi di legge'. Questo perché, ha sostenuto ancora l'esponente verde, 'la struttura è in condizioni di forte disagio e di sovraffollamenti'. Infine ha chiesto che continuino prevenzione e controlli che 'eviti maltrattamenti ed uccisioni'. Applausi dal pubblico. Si è quindi aperto il dibattito, con interventi del leghista Italico Maffini «si faccia chiarezza e si accertino tutte le responsabilità» e di Alessia Manfredini, Pd, che ha presentato un ordine del giorno, a nome di tutta la maggioranza, che impegna la giunta a 'nominare un garante straordinario di comprovata professionalità e terzietà rispetto a tutti i soggetti interessati, che partecipi attivamente al monitoraggio della gestione economica ed amministrativa e sia garante del benessere degli ammali fino alla conclusione dell'accertamento di eventuali responsabilità da parte della magistrature', sempre Manfredini chiede future convenzioni tra Comune di Cremona ed altri enti locali della provincia abbiamo il preventivo parere del garante sull'idoneità e la capacità ricettiva della struttura. Ordine del giorno interessante, ma che ha provocato la durissima reazione del capogruppo di Forza Italia, Carlo Malvezzi, che si è detto sorpreso ed indignato perché la maggioranza si stava dimostrando insensibile alla proposta della minoranza che voleva giungere ad un testo «condiviso» sull'intera vicenda. Malvezzi ha chiesto che a fianco della funzione di garante del benessere animale, venga avviata un'indagine amministrativa 'allo scopo di verificare il rispetto, anche nel pregresso, degli adempimenti convenzionali da parte dell'Associazione Zoofili'. Insomma un'indagine a 360 gradi che verifichi cosa è successo al canile, in attesa che la magistratura accerti eventuali responsabilità penali.
Dopo infiniti contatti e conciliabili tra i gruppi, e l'intervento di Chiara Capalletti, l’emendamento Malvezzi è stato inserito, come quarto punto, all'ordine del giorno della Manfredini. Ancora altri interventi tra cui quello di Andrea Virgilio, Pd, che ha chiesto un clima più sereno e meno strumentale e di Gino Carnesella, sempre Pd, che ha sottolineato come in questa vicenda ci sia stata profonda strumentalizzazione. Ha risposto l'assessore Carlo Dal Conte che ha precisato ancora una volta come la custodia giudiziale del canile è stata affidata dalla magistratura al sindaco, e di questo bisogna tenerne conto. A nome della giunta, l'assessore Dal Conte ha quindi dichiarato di non accogliere l'ordine del giorno di Lodi, inaccettabile nella forma e nella sostanza, e di accogliere invece l'ordine del giorno di Alessia Manfredini. Pur ribadendo la piena fiducia e l'apprezzamento per l'operato dell'Ufficio Ecologia, Dal Conte ha accolto le osservazioni avanzate da Malvezzi perché 'l'amministrazione non ha nulla da nascondere e vuole dimostrare la massima trasparenza', Sulla convenzione, Dal Conte ha spiegato che 'deve proseguire fino a che non emergano elementi che la contraddicono'. Ai voti l'ordine del giorno di Matteo Lodi è stato respinto, avendo ottenuto solo 4 voti a favore (due della Lega, il suo e quello di Guido Borsella). Per quest'ultimo è scoppiato un giallo: al momento del voto, infatti, Borsella non era in aula ma, pare, ai servizi. Che siano tornati i 'pianisti come in Parlamento?'. A larga maggioranza approvato l'ordine del giorno della Manfredini integrato, con il suo assenso, dall'emendamento di Carlo Malvezzi, il consigliere leghista Giacomo Zaffanella ha subito gridato all'inciucio. E gli animalisti, poco soddisfatti, alle 18.30 hanno lasciato l'aula.
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