UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


23 aprile 2009

La Provincia
giovedì 23 aprile 2009

L'inchiesta gestita dalla Procura. Marongiu (Nas) continua a parlare di tre indagati ma il numero potrebbe aumentare Canile, gli inquirenti accelerano
Stretta finale nelle indagini, il 28 aprile udienza del Riesame

E' fissata per il 28 aprile prossimo l'udienza davanti al Tribunale del Riesame contro il sequestro di farmaci (Pentotal e Tanax), compiuto il 31 marzo scorso dai carabinieri del Nas nell'infermeria del canile comunale, nell'ambito dell'indagine sulle presunte uccisioni di animali. Ai giudici del Riesame hanno fatto ricorso gli avvocati Marco Soldi ed Ennio Buffoli, legali di Maurizio Guerrini e Chetti Nin, gli ex presidente e vice presidente dell'Associazione Zoofili cremonese indagati anche per esercizio abusivo della professione veterinaria. Quello del 31 marzo è il secondo sequestro di farmaci avvenuto all'interno del canile, dopo quello del 3 marzo, quando l'indagine del pm Cinzia Piccioni culminò nel sequestro preventivo del canile. Nelle scorse ore l'iscrizione di altre due persone sul registro degli indagati — si tratterebbe di altrettante volontarie dell'associazione sulla cui condotta ha sollevato dubbi il giudice Clementina Forleo in alcuni passaggi dell'ordinanza di convalida del sequestro preventivo del canile—non ha trovato conferma nelle parole del comandante del Nas Raffaele Marongiu, che si è detto a conoscenza dei tre indagati di cui si parla da mesi e nulla più. Non si esclude peraltro che il passaggio formale allo status di indagati sia scattato in automatico, come atto dovuto, subito dopo il deposito della stessa ordinanza del giudice Forleo. Il comandante Marongiu ieri è 'cascato dalle nuvole' quanto all'ipotesi del coinvolgimento di altri veterinari nella vicenda, una voce, questa, circolata nel corso delle ultime ore. Le attenzioni degli inquirenti a quanto pare sono concentrate su una serie di prescrizioni veterinarie relative a medicinali che potrebbero essere stati usati per sopprimere dei cani. L'intero castello accusatone — come si ricorderà — si basa sull'ipotesi investigativa secondo la quale un certo numero di cani sarebbero stati soppressi senza motivi plausibili per incrementare il numero degli animali gestiti dalla struttura. La veterinaria Michela Butturini, in questo ambito, a sentire gli inquirenti avrebbe omesso i previsti controlli.


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