Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese
15 luglio 2009
La Provincia
mercoledì 15 luglio 2009
Indagine sul canile, il gip Forleo conferisce l'incarico al responsabile Unità di medicina forense
A Grosseto la verità su 32 carcasse
Il perito accerterà le cause della morte
Sotto sequestro nella cella frigorifera del canile dallo scorso marzo, trenta carcasse di cani e due di gatti saranno trasferite presso l'istituto zooprofilattico di Grosseto. Qui il dottor Rosario Fico, responsabile dell'Unità specialistica di medicina forense veterinaria, eseguirà le autopsie per accertare le cause della morte degli animali.
Il dottor Fico è il perito nominato dal gip Clementina Forleo nell'ambito dell'inchiesta aperta dal pm Cinzia Piccioni sulle presunte uccisioni dei cani forse con l'uso di Tanax e Pentotal sodium, ricoverati nella struttura di via Casello e che vede indagati Maurizio Guerrini e Cheti Nin, gli ex presidente e vice dell'Associazione zoofili cremonesi, le volontarie Elena Caccialanza e Laura Grazia Gaiardi, e Michela Butturini, veterinaria dell'Asl referente del canile all'epoca dei fatti che la Procura contesta, cioè in epoca successiva e prossima al gennaio 2006. Per tutti le ipotesi di accusa sono di uccisione e maltrattamenti di animali, esercizio arbitrario della professione veterinaria e abuso d'ufficio, in concorso.
Ieri il gip Forleo ha posto al dottor Fico il seguente quesito. Il perito dovrà prima accertare se le carcasse siano riconducibili «a corpi di cani e gatti ricoverati presso il canile». In caso affermativo, il perito «dica, esaminate tali carcasse, quali siano state le cause di morte di tali animali e nel caso siano riconducibili a condotte umane, quali la somministrazione di farmaci letali, dica se tali condotte siano state legittimamente poste in essere». In particolare, il perito dovrà riferire se «tali condotte siano state legittimate da gravi patologie delle quali erano affetti tali animali e siano state poste in essere nell'ambito della normativa vigente».
Il dottor Fico si è preso novanta giorni di tempo a partire dal 16 settembre, quando alle ore undici le carcasse dei cani e dei gatti saranno trasferite sul tavolo di Grosseto. Il 12 gennaio prossimo in udienza il perito illustrerà i risultati del suo complesso lavoro. Complesso perché «per scongelare 10 chili di carne occorre un giorno. La carne prima deve essere scongelata a temperatura ambiente e poi in frigorifero per non alterare i tessuti. Per ciascun esame necroscopico servono dalle due alle tre ore». Il perito sarà affiancato dai consulenti tecnici nominati dalle parti.
Per la sezione di Cremona della Lega nazionale per la difesa del cane, parte offesa nel procedimento e rappresentata dalla presidente Rosetta Facciolo (la vice è Rosi Valli), l'avvocato Gianluca Scagliotti ha nominato il veterinario
Pierluigi Castelli, presidente della sezione di Genova della Lega nazionale per la difesa del cane. L'avvocato Alessandro Molli, difensore della veterinaria Butturini, si è affidato al professor Pietro Riccaboni, dell'università di Milano (lavora presso l'ospedale veterinario di Lodi), gli avvocati Marco Soldi ed Ennio Buffoli, legali di Guerrini e Nin, hanno nominato un proprio consulente tecnico, mentre l'avvocato Stefania Amato, difensore delle volontarie, non si è avvalsa del contributo di un esperto. (f.mo.)
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