Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese
2 agosto 2009
La Provincia
domenica 2 agosto 2009
Rifugio del cane. Il provvedimento dell’Associazione zoofili per «condotta grave e inopportuna»
«Dopo tanti anni di volontariato siamo state allontanate dal gattile»
Ancora novità dal Rifugio del cane di Cremona. Con una lettera dell’avvocato Michele Tolomini, legale dell’Associazione
zoofili che gestisce il canile, il consiglio ha comunicato l’allontanamento di tre socie (Daniela Boccali, Emanuela
Adami e Luigina Bruni) e la conseguente perdita della loro qualifica di socie. Si tratta di tre volontarie dedite
al gattile (che ospita circa 60 gatti) nei confronti delle quali l’Associazione ha usato lo stesso metodo riservato
ad una dipendente per la medesima ragione: viene infatti contestato il fatto che ‘per l’ennesima volta abbiano conferito
con i rappresentanti della Lega per la difesa del cane riferendo dati falsi quali sfascio all’interno del canile,
il fatto che all’interno non sia garantito il benessere dei cani’ e tutta una serie di patologie che affliggerebbero i cani
medesimi. Dunque, considerando tale comportamento lesivo della reputazione e dell’immagine dell’Associazione, è scattato il provvedimento, anche alla luce dell’inchiesta che ha investito il canile e del fatto che la Lega ha un atteggiamento di
contrasto verso l’Associazione, è scattato il provvedimento. Le volontarie, però, replicano e si difendono così: «Siamo
al gattile da molti anni (dai 12 ai 20), facciamo le volontarie, a noi interessa solo il benessere degli animali non le dispute tra le associazioni. Pensiamo di non meritare questa trattamento. Chiederemo un incontro anche al sindaco perché ascolti le nostre ragioni». Il provvedimento nasce anche dal fatto che le volontarie non avrebbero preso ufficialmente
le distanze da una lettera inviata dall’altra associazione al Comune in cui vengono riportate le loro critiche pesanti
alla gestione del canile. «Abbiamo detto che con la lettera non c’entriamo». Sul perché ciò non sia stato sottoscritto,
le volontarie dicono: «Non abbiamo firmato per non entrare in altre questioni tra le associazioni. Noi abbiamo
solo un obiettivo: riprendere l’attività al gattile come abbiamosempre fatto. Noi veniamo allontanate, mentre
due persone indagate continuano a lavorare lì». Male pesanti critiche esposte nella lettera e la mancata presa di distanza hanno determinato il provvedimento e del quale sono stati informati anche i dirigenti comunali che seguono insieme al garante
la situazione del canile. Venerdì intanto è arrivato il comunicato del Comune che ha fatto seguito all’incontro con Nas e Asl (dopo il sopralluogo di giovedì mattina) in cui si evidenzia il miglioramento negli ultime mesi delle condizioni igieniche e in cui si parla del sovraffollamento per il quale lo stesso Comune sta determinando le soluzioni insieme ad altri progetti
che dovrebbero portare ad un ulteriore miglioramento. (fe. sta.)
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