UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


23 gennaio 2010

La Cronaca di Cremona
Sabato 23 gennaio 2010

INCHIESTA CANILE
Adozioni irregolari, 400 cani non denunciati all'Asl

Sanzioni agli attuali padroni e all'Associazione Zoofili Cremonesi che gestisce il canile comunale. I carabinieri del Nas hanno già accertato la cessione non controllata di 30 animali. Ma l'indagine amministrativa appena partita ipotizza centinaia di "cessioni"

Cani dati in adozione senza che la loro “cessione” fosse stata dichiarata all’Asl. E’ anche questo ciò che accadeva all’interno del canile comunale di Cremona, struttura che da un anno si trova al centro di una complessa quanto ampia inchiesta giudiziaria avviata per maltrattamenti e uccisioni.
Trenta sono già i casi accertati e altrettanti sono stati gli attuali proprietari sanzionati. Stessa multa – dell’ammontare di 50 euro – è stata comminata all’Associazione Zoofili Cremonese che gestisce il canile per conto del Comune.
Le verifiche sono state condotte dai carabinieri del Nas che sin dallo scoppio dello scandalo hanno avuto in mano le indagini: ora, gli investigatori oltre a continuare il loro lavoro sul fronte penale, si stanno orientando anche verso quello prettamente amministrativo. I controlli sono iniziati da poco sulla scorta di alcuni elementi scoperti durante le fasi dell’indagine madre. È emerso che gli animali, molto spesso provvisti di microchip di riconoscimento, venivano dati in adozione senza che questo “passaggio” fosse mai formalizzato davanti all’Azienda Sanitaria Locale come prescrive la normativa in merito. Il dovere di denunciare l’adozione spetta al “venditore” oppure all’“acquirente”, se ciò non avviene entrambi ne rispondono a livello amministrativo. Non si è trattato di accertamenti semplici: spesso gli attuali padroni possiedono più di un animale. Difficile quindi risalire alla loro reale provenienza e rimettere le cose a posto secondo la legge. Trenta, come detto, le situazioni fino ad ieri riscontrate. Ma, i carabinieri ipotizzano che questo tipo di irregolarità si sia verificata su larga scala, coinvolgendo tra i 300 e i 400 animali nel corso degli anni. Insomma, secondo le indagini, sarebbe stata consuetudine per i gestori del canile dare in adozione gli animali senza che l’Asl ne fosse a conoscenza.
Numeri elevati che purtroppo ricordano quelli degli animali deceduti e smaltiti dalla struttura di via Vecchio Casello: si parla di centinaia di carcasse pari a 7 mila e 300 kg nel solo 2006.
Su questo punto e sul filone principale dell’inchiesta sul canile i Nas stanno ultimando le indagini che potrebbero riservare a breve nuove sorprese, a partire dall’esito delle autopsie condotte su 32 animali ritrovati nelle celle frigorifere del canile durante l’ispezione dei Nas che aveva poi portato al sequestro della struttura.
Attualmente, sono ufficialmente indagate a vario titolo sette persone: i due ex responsabili dell’associazione Zoofili Cremonesi, Maurizio Guerrini e Chetti Nin, rispettivamente ex presidente e vice presidente, la veterinaria dell’Asl, Michela Butturini, le due volontarie Laura Gaiardi ed Elena Caccialanza e i veterinari veterinari Aldo Vezzoni e Graziano Pengo.

Bibiana Sudati
b.sudati@cronaca.it


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