UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


La Provincia
martedì 2 novembre 2010

Il blitz. Sono stati inviati dal ministero. C'erano anche i Nas.
Ispettori al canile
"Ora è tutto ok"


di Gilberto Bazoli
Gli ispettori ministeriali e i Nas sono tornati nuovamente al canile comunale ma stavolta per prendere atto che è tutto in regola. "Dal punto di vista amministrativo ma anche igienico e sanitario, dice l'assessore all'Ambiente Francesco Bordi. Il sopralluogo è stato compiuto nei giorni scorsi, ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore. Gli ispettori del ministero alla Salute sono arrivati in città senza darne preavviso, com'è giusto che sia, all'amministrazione comunale. Obiettivo del 'blitz' verificare la situazione nel Rifugio del cane dopo le polemiche e i problemi di questi mesi. Il personale inviato da Roma era accompagnato dai Nas. Ispettori e carabinieri si sono poi trasferiti in Comune, dove poco sono arrivati Bordi, accompagnato dalla dirigente del settore ambiente Cinzia Vuoto, e il garante della struttura di via vecchio Casello, Emilio Olzi. L'incontro è durato un'ora circa. Soddisfatto, al termine, Bordi. «Gli ispettori del ministero hanno potuto vedere con i loro occhi che le cose sono cambiate nel canile, sotto il profilo burocratico ma anche igienico e sanitario. C'è stata un'inversione di tendenza. E questo grazie alla collaborazione con l'Asl e l'associazione che si occupa della gestione del canile». Il canile, ha continuato Bordi, "non è più un cronicario ma un luogo di passaggio, come ripete giustamente il nostro sindaco. Una tappa, il più possibile breve, verso l'adozione». A luglio, la giunta, con l'obiettivo di riequilibare i conti di spesa, ha approvato lo schema di accordo che regolerà i rapporti tra il Comune di Cremona, proprietario del canile, e quelli della provincia che intendono ù avvalersi del servizio di custodia e gestione dei cani accalappiati o trovati nel territorio di competenza. Le tariffe sono state ritoccate. E se attualmente, per il mantenimento e le cure sanitarie degli animali affidati, i paesi convenzionati corrispondono a Cremona 77 centesimi per abitante per un totale di 37.112 euro (che poi ovviamente il Comune versa all'Associazione zoofili che ha in gestione il Rifugio), da ora in poi metteranno a disposizione un euro. Non solo: entro la fine dell'anno, o comunque entro i tempi di programmazione dei bilanci comunali, i sindaci del territorio saranno convocati di nuovo per ripensare ulteriormente le condizioni economiche, anche sulla scorta di indicazioni più precise che si avranno sui costi degli interventi di riqualificazione. Un aumento inevitabile: per la necessità di ammodernare il presidio di via Vecchio casello in base alle nuove norme, per rispettare i requisiti imposti dalla normativa e, in particolare; per correggere i costi effettivi sostenuti dal Comune di Cremona in considerazione del fatto che la presenza di cani provenienti dal circondario rappresenta una percentuale pari a circa il 60 per cento del totale degli animali. Come dire: scorretto che Cremona, pur usufruendone di meno, corrisponda di più. Il canile ha una capacità stimata di 250-300 unità in funzione della taglia degli animali.




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