UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


La Provincia
domenica 6 febbraio 2011

Indagine sul Rifugio. Spunta denaro «prelevato senza giustificazioni»
‘Soldi pubblici e privati non destinati al canile’

di Francesca Morandi Una parte dei contributi ricevuti ogni anno dal Comune non li avrebbero utilizzati per la gestione del Rifugio del cane. E si sarebbero appropriati anche delle offerte della gente destinate al canile comunale. Nell’indagine —già chiusa—sulle presunte uccisioni di animali con iniezioni di Pentothal Sodium e Tanax, ma anche maltrattamenti, c’è un capitolo sulla gestione di soldi pubblici e privati e di quattrini prelevati «senza giustificato motivo dal conto corrente della passata gestione dell’Associazione Zoofili Cremonesi», dal 2004 al 2008. E spuntano due accuse: ‘malversazione a danno dello Stato’ e ‘appropriazione indebita con l’aggravante dell’abuso della relazione di prestazione d’opera’. Sono le ipotesi di reato che il pm Cinzia Piccioni, titolare dell’indagine, ha contestato, in concorso, a Maurizio Guerrini e Cheti Nin, gli ex presidente e vice presidente dell’Associazione Zoofili Cremonesi che per dieci anni, fino al 31 dicembre del 2015, ha la gestione del Rifugio del cane, entrambi dimessisi dalle cariche nel marzo del 2009 con l’esplosione dell’inchiesta. Il capo di imputazione formulato dal pm Piccioni racconta che Guerini (anche ex segretario di Rifondazione comunista) e Cheti Nin, nelle rispettive qualità di vertici dell’Associazione Zoofili cremonesi «non destinavano, in parte, i contributi pubblici che ricevevano annualmente dal Comune di Cremona per la gestione del canile (malversazione a danno dello Stato, ndr) e, abusando della relazione di prestazione d’opera, si appropriavano, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, delle offerte ricevute dai privati, nonchè delle somme loro versate— come da informale tariffario — per le eutanasie eseguite per conto terzi». In particolare, «dall’analisi dell’esigua documentazione contabile disponibile— è scritto nel capo di imputazione— è emerso che, con riferimento all’anno 2006, non trovano giustificazione prelievi in contanti per euro 10.035,70 e vi è una differenza di euro 49.290,01 tra l’importo indicato nel consuntivo dell’associazione per lavori di manutenzione e quanto effettivamente erogato per detti lavori ». Per l’anno 2007 «non trovano giustificazioni prelievi contanti per euro 9.800»; per l’anno 2008 «per il quale non è stato neppure reperito il consuntivo, non trova giustificazione il prelievo di euro 2.800». Infine, per l’anno 2004 «risultano emessi a favore del Guerrini assegni per complessivi euro 18.000 tratti sul conto dell’Associazione presso Intesa San Paolo»; soldi prelevati «in assenza di qualsiasi giustificazione economica».

L’INCHIESTA ‘MADRE’
‘Uccisi 300 animali all’anno’
Vertici dell’associazione, volontarie e veterinaria: i reati
«Sovraffollamento nei box, causa di frequenti sbranamenti» e «uccisioni illegittime degli animali di affezione, cani e gatti, ivi ospitati»: è l’accusa di maltrattamenti di animali contestata all’ex presidente Maurizio Guerrini, che avrebbe omesso di esercitare «i propri doveri di controllo sul canile, di cui lasciva la piena gestione ed organizzazione a Nin Cheti, consentendo che avvenissero i maltrattamenti e le uccisioni illegittime».A Cheti Nin e alle volontarie Laura Grazia Gaiardi ed Elena Caccialanza si contestano l’uccisione di animali e l’esercizio abusivo della professione veterinaria. Dal 2005 al marzo del 2009, avrebbero ucciso «per crudeltà e senza necessità» numerosi cani, addirittura intere cucciolate, e gatti: circa trecento animali all’anno, secondo «la stima in difetto» degli inquirenti. Animali eliminati «inoculando il farmaco eutanasico Tanax o il farmaco Pentothal Sodium: decessi ingiustificati ed illegittimi » come la morte di 12 cani e i due gatti soppressi con tiopentale, esaminati dal Rosario Fico, il perito che ha fatto le autopsie sulle 33 carcasse trovate nella cella frigorifero del canile e che ha stilato una relazione choc. Cheti Nin e le volontarie avrebbero anche fatto vaccinazioni e rimosso punti di sutura. Inoltre, Cheti Nin avrebbe soppresso «per crudeltà e senza necessità» un cane che il padrone portò al Rifugio (settembre 2007) e un altro cane in affido (maggio 2008), In concorso con la veterinaria dell’Asl, Michela Butturini, avrebbe eliminato tre cani in violazione delle prescrizioni di legge (primavera 2008). La veterinaria avrebbe ucciso un pastore tedesco «senza essersi previamente accertata delle sue effettive condizioni di salute». A Butturini si contesta l’abuso d’ufficio, perché dal 2006 al 2009, «violando le norme di legge relative ai compiti di controllo derivanti dal suo ruolo di veterinario pubblico ufficiale, al fine di procurare a Nin Cheti l’ingiusto vantaggio patrimoniale della gestione del canile, ometteva di segnalare le gravi irregolarità riscontrate: sovraffollamento dei box, causa degli sbranamenti tra gli animali, identificazione dei cani microchippati solo al momento degli affidi, indebito ed illecito ricorso alle uccisioni di animali al di fuori dei casi previsti dalla normativa». (f.mo.)

ABUSO D’UFFICIO
«Prescritti troppi farmaci eutanasici»
Nell’indagine già chiusa sul canile, c’è finito anche il veterinario Aldo Vezzoni. L’accusa che gli viene contestata è l’abuso d’ufficio, perché, dal 2005 al 2009, «in qualità di veterinario responsabile sanitario della struttura ‘Rifugio del Cane’, con lo specifico dovere di controllare le scorte dei medicinali, come da autorizzazione sanitaria del 27 giugno 1992, al fine di procurare a Nin Cheti l’ingiusto vantaggio patrimoniale della gestione del canile, prescriveva in quantità rilevanti farmaci eutanasici senza accertare il legittimo utilizzo e le modalità di custodia, ciò in violazione di legge (articolo 34 del D.L.vo 119/1992 sostituito dall’art.82 del D.L.vo 193/2006.)». Ed ecco le quantità di farmaci: nel 2005, 32 confezioni di Tanax e 400 di Pentothal Sodium; nel 2006, 45 confezioni di Tanax e 284 di Pentothal; nel 2007, 30 confezioni di Tanax e 192 di Pentothal; infine, nel 2008, 65 confezioni di Pentothal.


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