UNA Cremona - I NAS sequestrano il canile di Cremona - marzo 2009

Cronaca del sequestro del canile di Cremona operato dai NAS
Fonte: stampa cremonese


La Provincia
lunedì 23 gennaio 2012

Gestione del canile, ore cruciali
Il 'caso' Cheti Nin: domani la decisione del sindaco Perri

Sono ore cruciali per la gestione del Rifugio del cane. Si tratta della querelle solleva dagli animalisti sulla inopportunità che continui a frequentare, stavolta come volontaria, Cheti Nin, l'ex vice presidente dell'Associazione Zoofili Cremonesi, nei confronti della quale (ma anche di altri cinque imputati) la procura ha chiesto il rinvio a giudizio con varie accuse. Tra queste, l'uccisione "per crudeltà e senza necessità" di cani, intere cucciolate e gatti ospitati al Rifugio. Circa trecento animali all'anno, dal 2005 al 2009, secondo la stima in difetto della procura. Ore cruciali, perché intorno alle 18 di questa sera, si riunirà l'Associazione Zoofili Cremonese che gestisce il canile in forza di una convenzione siglata con il Comune per una durata decennale, fino al 31 dicembre del 2015. E perché domani, il sindaco Oreste Perri uscirà con una nota ufficiale. Sono cinque i consiglieri dell'Associazione Zoofili Cremonesi, presidente compreso. E' Federica Aroldi, subentrata a Maurizio Guerrini, imputato con Cheti Nin, alla quale, secondo l'accusa, aveva demandato la gestione e l'organizzazione del canile. Nel corso della riunione in agenda questa sera, a cui parteciperà l'avvocato Michele Tolomini, sarà presa una posizione ufficiale sulla presenza, come volontaria, di Cheti Nin al canile "anche a seguito della richiesta di rinvio a giudizio della procura", ha evidenziato Tolomini, che all'udienza preliminare del 22 marzo prossimo, davanti al gip Guido Salvini, rappresenterà l'associazione e valuterà se costituirsi parte civile. Come detto, è invece attesa per domani la nota ufficiale del sindaco Perri, che ha già chiesto al segretario generale del Comune, Pasquale Criscuolo, di esaminare quanto accaduto. Il caso "Cheti Nin" è stato sollevato dalla lettera che Rosetta Facciolo, presidente della sezione cremonese della Lega nazionale per la difesa del cane, ha depositato in procura e ha inviato, per conoscenza, a Perri. Facciolo figura nell'elendo delle dieci "parti offese" del procedimento: ci sono i privati (i padroni dei cani per l'accusa uccisi), l'Associazione Zoofili Cremonesi, la Lega nazionale per la difesa del cane e l'Associazione nazionale protezione animali (Anpana). (f.mo.)

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