UNA Cremona - GreenHill

GreenHill è un allevamento di cani beagle destinati ai laboratori di vivisezione.
Si trova a Montichiari, in provincia di Brescia.
E' di proprietà della multinazionale Marshall.


All'inizio del 2010 è cominciata la campagna animalista "Fermare GreenHill" (www.fermaregreenhill.net).

Clicca sulle immagini per vedere i volantini!!

18 luglio 2012: Green Hill posto sotto sequestro
Per aggiornamenti: Coordinamento Fermare Green Hill * Comitato Montichiari contro Green Hill

Green Hill, il tribunale conferma il sequestro dei Beagle (22/05/2013)

Green Hill, due richieste di rinvio a giudizio (18/04/2013)

Vivisezione, blitz della Forestale sigilli a Green Hill e tre indagati (La Repubblica, 18 luglio)
Green Hill, inquinate le prove (Teletutto, 19 luglio)
Il canile dell'orrore: nel congelatore i corpi di cento beagle (Corriere della Sera, 20 luglio)
Orrore a Green Hill Beagle: soppressi perchè invendibili (Corriere della Sera, edizione di Brescia, 21 luglio)
Microchip, quella deroga al canile (Corriere della Sera, edizione di Brescia, 21 luglio)
Chi ha «coperto» Green Hill? Ispezioni e deroghe nel mirino (Brescia Oggi, 22 luglio)
Green Hill, beagle in libertà Asl sotto la lente di Formigoni (Brescia Oggi, 24 luglio)
Un'indagine della Regione sulle ispezioni dell'Asl al canile (Corriere della Sera, edizione di Brescia, 24 luglio)
Liberare tutti i cani, con ogni mezzo (Coordinamento Fermare Green Hill, 25 luglio)
Liberi i primi cani di Green Hill (Nemesi Animale, 25 luglio)
Green Hill, gli animalisti dichiarano guerra all'Asl (Corriere della Sera, edizione di Brescia, 25 luglio)
 Cani di Green Hill – LIBERI TUTTI (Gea Press, 3 agosto)
 Green Hill e l’indagine a carico dell’ASL (Gea Press, 13 agosto)
Green Hill e l’autorizzazione comunale (Gea Press, 14 agosto)
L'inchiesta. Green Hill, adesso scatta l'accusa di «animalicidio». La Procura contesta: «Quei cani uccisi senza necessità» (Corriere di Brescia, 22 agosto)
Il Pirellone contro la chiusura di Green Hill (GeaPress, 6 settembre)
Green Hill, indagati sindaco e dirigente della Regione (Il Corriere, edizione di Brescia, 25 settembre)
Green Hill, per il canile lager scatta il sequestro preventivo (Il Corriere, edizione di Brescia, 1° ottobre)
Green Hill, dalla magistratura il sequestro preventivo (BresciaOggi, 1° ottobre)
Nuovo capitolo per Green Hill: la struttura è stata sequestrata (Il Giorno, 1° ottobre)

Attenzione! Green Hill NON è (ancora) chiuso!


Dal consigliere regionale Stefano Zamponi, riceviamo e pubblichiamo.
Inviato: venerdì 7 settembre 2012 14:01
Oggetto: Mozione "Attività ispettiva dell'ASL di Brescia e chiusura definitiva di Green Hill 2001 S.r.l."

Sono spiacente di comunicarvi che il Consiglio regionale nella seduta di ieri ha respinto la mozione su Green Hill presentata da Italia dei Valori . Hanno votato a favore della mozione IDV, SEL e Partito Pensionati, hanno votato contro PDL, Lega e PD (con la sola lodevole eccezione del Consigliere Civati che ha votato a favore della mozione). Questo non mi impedirà di continuare nella comune battaglia contro la vivisezione in tutte le sedi e le occasioni possibili.
Cordiali saluti
Stefano Zamponi
Presidente Gruppo Consiliare Italia dei Valori


Ricorso gerarchico relativo a Green Hill. UNA Cremona onlus: "Siamo in attesa di vedere cosa risponderà il Ministero della Salute"


In merito al NOSTRO RICORSO GERARCHICO relativo a GREENHILL
Noi abbiamo presentato in data 30-12-2011 ricorso gerarchico al presidente della Repubblica che ci ha comunicato di averlo girato al competente Ministero della Salute che ci ha scritto nell’aprile di quest’anno per chiedere 600 euro di spesa (euro che abbiamo versato il 30-4-12).
Nel ricorso abbiamo messo in evidenza come le prescrizioni contenute nel D.L 116 non erano rispettate dal Sindaco e dal Prefetto (la prefettura ne ignorava completamente l’esistenza) e chiesto la chiusura dell’allevamento.
Siamo in attesa di vedere cosa risponderà il MInistero della Salute, la dr.ssa Gaetana Ferri per la precisione.
UNA Cremona onlus
(14/08/2012)



Petizione: Chiudere l'allevamento-lager di GREEN HILL


Cremona, 18 luglio 2012
Crediamo sia doveroso rendere noto che, dopo oltre due anni di battaglie, di manifestazioni alle quali siamo sempre stati presenti, di corrispondenza intercorsa con politici vari, con Prefetti, con Sindaci, con ricorsi gerarchici (costosi!), Green Hill è sotto sequestro!!!! Il Corpo Forestale dello Stato e il personale della Questura di Brescia, su disposizione della Procura di Brescia, ha posto sotto sequestro il mega allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione situato a Montichiari: fra i reati contestati vi è anche quello di maltrattamento! Un grazie a tutti i cittadini che hanno firmato la petizione ai nostri tavoli e che ci hanno incoraggiato a continuare nella lotta per la chiusura di questo enorme allevamento che, anche solo a vederlo, fa rabbrividire.
UNA CREMONA onlus



Coordinamento contro il mega macello: Una riflessione sul caso 'Green Hill'


Vivisezione, D'Amico: "La battaglia ora è contro la direttiva Ue"


Montichiari (BS) – denunciate le due manifestanti anti Green Hill Quinto giorno dello sciopero della fame e primi problemi.


PICCOLA RIFLESSIONE IN MERITO AL CORTEO DEL 30 GIUGNO 2012 A MONTICHIARI
Dopo oltre due anni di partecipazione alle attività organizzate dai ragazzi del Comitato Montichiari contro Green Hill e del Coordinamento Fermare Green Hill (che, portando avanti la battaglia con pazienza ed intelligenza, sono riusciti a rendere Green Hill pesantemente famoso in tutto il mondo, rilanciando così anche la lotta contro la vivisezione), il corteo è stato disturbato da ‘strani individui’ (molti mai visti prima!) che, fin dall’inizio, hanno continuato ad incitare a disubbidire agli organizzatori, hanno criticato tutto e hanno valicato il limite posto dalle autorità, cercando di entrare nel famigerato allevamento, col risultato di cariche della polizia, feriti, divieto di continuare il presidio predisposto fino al 15 luglio... Dobbiamo ringraziare queste persone?? Noi pensiamo di NO.
UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali)




Coordinamento Fermare Green Hill: UN CORTEO SU CUI RIFLETTERE (in merito al corteo dello scorso 30 giugno 2012 a Montichiari...)


RIVELAZIONI DALL’INTERNO DI GREEN HILL


foto del Presidio contro Green Hill - Brescia, 8 maggio 2012


LE IMMAGINI DI CINQUE BEAGLE LIBERATI DA GREEN HILL


Green Hill continuerà ad esistere, parola del Ministero della Salute


LA PROTESTA Montichiari. La protesta contro Green Hill fuori dalla fiera FarmaItaly. In 200 col camice verde
e sempre in merito alla stessa protesta
Video: Stop Green Hill-Stop Vivisezione-Comitato contro Farmaitaly 2012


I proclami di Formigoni erano solo propaganda? Comunicato e protesta mail da Fermare Green Hill


Green Hill: probabile archiviazione del procedimento penale


Coordinamento Fermare Green Hill PERCHE’ NON ABBIAMO VOLUTO PARLARE ALLA XIV COMMISSIONE


27 marzo 2012 Presidio e consegna firme contro Green Hill a Roma, Piazza delle 5 lune (Senato) (video)


LICEO F. DE ANDRE' DI BRESCIA: COMITATO, QUI NON SIETE GRADITI! Avventura amara al liceo delle Scienze Umane "Fabrizio De Andrè" di Brescia


19 febbraio a Montichiari: Carnevale contro Green Hill!


Comunicato stampa del 2 febbraio 2012 dell'eurodeputato Andrea Zanoni: Green Hill, Italia chiuda il centro secondo gli standard Ue
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br>p> Green Hill non ha chiuso, dobbiamo chiuderlo noi! (Coordinamento Fermare Green Hill)


TUTTO GREEN HILL: 454 cani scomparsi, polemica al vetriolo OIPA – ASL


La pressione sulla regione sta portando dei risultati


"Chiudete Green Hill" Protesta degli animalisti davanti al Palazzo della Regione Lombardia


Comitato Montichiari contro Green Hill: Facciamo il punto della situazione su Green Hill (18/12/2011)


Green Hill si vuole pulire la faccia, ma non cancella il terrore dei cani


Green Hill: Un giro d'affari milionario che arriva fino a Israele


Green Hill di Montichiari: anche l'Asl sotto la lente (Brescia Oggi, 29/11/2011)


Riceviamo dal Gruppo Consiliare PD Regione Lombardia e pubblichiamo:
Invio in allegato la nota dei Consiglieri Regionali del Gruppo Consiliare PD sulla discussione sollecitata ieri in aula sul tema “Green Hill”, corredata dal testo dell’interrogazione a risposta immediata (question time) depositato. Per vedere la discussione in aula: www.mediatecaconsiglio.lombardia.it/media/argument/IQT%201103
Gentilissimi cittadini,
ieri in aula abbiamo sollecitato, con un “question time”, l’attuazione di quanto previsto dalla mozione contro la vivisezione (approvata in aula il 15 marzo scorso) presentata dai consiglieri della Lega a cui il PD, con l’intervento del Consigliere Regionale Gianbattista Ferrari, ha chiesto e ottenuto di integrare il testo con l’impegno ad applicare, nelle more di una rapida attuazione della Direttiva 2010/63 Ce in una forma che restringa al massimo la possibilità di utilizzare animali per la vivisezione, una moratoria NON SOLO ALLE NUOVE RICHIESTE DI AUTORIZZAZIONE, come previsto dalla mozione depositata, MA ANCHE ALLE AUTORIZZAZIONI GIA’ IN ESSERE, QUALI AD ESEMPIO IL CASO SPECIFICO DELLA STRUTTURA “GREEN HILL” DI MONTICHIARI, CHE DOVRA’ ESSERE TRATTATA CON LA MASSIMA URGENZA.
La risposta al question time non ci ha per niente soddisfatto, in quanto per l’ennesima volta la Giunta ha rimbalzato il problema al Ministero. Una posizione del genere da parte di Regione Lombardia per noi non è assolutamente accettabile.
Abbiamo quindi chiesto che sia convocato a Milano un incontro urgente con il sottosegretario incaricato, non appena il nuovo Governo avrà pieni poteri, perché individui un percorso che permetta di:
. non consentire ampliamenti di “Green Hill”;
. chiudere o per lo meno ridimensionare la struttura esistente.
Rimarremo vigili e attenti e non faremo mancare una nostra puntuale e ferma posizione sulla vicenda.
Nell’augurarVi che la manifestazione di sabato riesca al meglio, inviamo il nostro più cordiale saluto.
I CONSIGLIERI REGIONALI
Luca Gaffuri
Gian Antonio Girelli
Gianbattista Ferrari
Agostino Alloni
Mario Barboni
Francesco Prina


Qualcosa si muove comunicato del Coordinamento Fermare Green Hill


Da FermareGreenHill: Un allevamento come Green Hill non può continuare il suo lavoro se non con i servizi e i prodotti di altre aziende. Vogliamo rendere noto a tutti chi ancora oggi si rende complice di questo lager. A tutte queste aziende abbiamo reso note informazioni e fornito delucidazioni sul tipo di attività svolta da Green Hill, facendo notare la possibilità di fare una scelta etica e smettere di essere complici della vivisezione (anche se alcune tra queste essendo industrie farmaceutiche sono già legate alla vivisezione di per sé). Non abbiamo avuto alcuna risposta. Questo sottolinea quanto sia l’interesse delle aziende presenti in questo elenco per la sorte dei cani torturati nei laboratori. Invitiamo anche voi a contattare queste aziende e far girare questo elenco, affinché tutti sappiano chi ha a che fare con Green Hill quotidianamente. http://www.fermaregreenhill.net/wp/fornitori-e-clienti/fornitori/


SULL'OCCUPAZIONE DEL TETTO DI GREEN HILL


Dal Collettivo Antispecista riceviamo e pubblichiamo:
RASSEGNA STAMPA SU AZIONE CONTRO GREEN HILL (ALCUNI DEGLI INNUMEREVOLI ARTICOLI E SERVIZI APPARSI SUI MEDIA)
VENERDI
GIORNALI ONLINE E VARIE:
http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2011/10/14/600253-cinque_attivisti_tetto_dell_allevamento_cavie.shtml
Cinque attivisti sul tetto dell'allevamento di cavie
http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/bassa/attivisti-sul-tetto-liberi-i-cani-di-green-hill-1.922708
http://quibrescia.it/cms/?p=64418
http://www.geapress.org/sperimentazione-animale/sui-tetti-di-green-hill-video-e-foto/20235
http://www.bresciatoday.it/cronaca/montichiari-green-hill-blitz-tetto-manifestazione-animalisti.html
http://www.bsnews.it/notizia/11143/14_10_2011_Animalisti_sul_tetto_di_Green_Hill_Questo_lager_deve_chiudere
http://www.geapress.org/sperimentazione-animale/green-hill-in-diretta-dal-capannone-numero-uno-tutti-i-video-del-giorno/20251
http://www.bresciadomani.net/2011/10/14/blitz-animalista-alla-green-hill-di-montichiari/
http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/297304_la_fabbrica_delle_cavie_assediata_dagli_animalisti/
Radio:
http://www.radiondadurto.org/2011/10/14/montichiari-occupato-il-tetto-di-green-hill/
http://www.radiolombardia.it/rl/news.do?id=37584
TV:
http://www.teletutto.it/videonews/blitz_a_green_hill_cinque_attivisti_sul_tetto_chiedono_la_chiusura_dell_allevamento_di_cani/11678.html?uidy_58=TTappl.videonews.dettaglioVideoNews&record=3391

SABATO 15:
GIORNALI
http://quibrescia.it/cms/?p=64592
http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/bassa/scesi-dal-tetto-gli-attivisti-contro-green-hill-1.922708
http://www.lettera43.it/cronaca/28624/animalisti-sul-tetto-di-un-allevamento-di-beagle.htm
http://www.newnotizie.it/2011/10/15/crisi-continua-protesta-attivisti-presidiano-green-hill/
http://www.bresciadomani.net/2011/10/15/gli-animalisti-da-un-giorno-sul-tetto-della-green-hill/
http://www.libero-news.it/news/845909/Animali-Brescia-attivisti-occupano-tetto-Green-Hill-di-Montichiari.html
TV:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3677196c-19ea-4a21-8b95-8084a00751a5-tg1.html


I VIVISETTORI PERDONO IL VOLO Comunicato + lettera da inviare!
Associazioni, gruppi e campagne in diverse parti del mondo stanno facendo pressione su compagnie aeree per far cessare il trasporto di animali destinati alla vivisezione.


Sul canale Youtube di Fermare Green Hill: Protesta scenografica contro Green Hill e la vivisezione: SABATO 30 aprile Piazza Mercanti a Milano è diventata il palco sul quale il "Coordinamento Fermare Green Hill" ha messo in scena una grande rappresentazione contro la vivisezione, per chiedere l'immediata chiusura dell'ultimo allevamento di cani da laboratorio in Italia. Green Hill a Montichiari (BS), continua a spedire 250 cani al mese nell'inferno dei laboratori, nonostante le promesse dei politici e della regione Lombardia. Non vogliamo le parole, vogliamo i fatti!

Green Hill e i beagle da sperimentare, sbarca in Gran Bretagna Gli inglesi citano l'Italia per le sue battaglie antivivisezioniste contro la multinazionale americana.

E-mail ricevuta dal Gruppo consiliare del Partito Democratico in Lombardia: Approvata mozione contro la vivisezione. Accolto l'emendamento del Consigliere PD Ferrari che chiede di affrontare con urgenza il caso Green Hill
Gentilissimi cittadini,
con la presente siamo lieti di informarVi che è stata approvata ieri dal Consiglio Regionale una mozione contro la vivisezione presentata dai consiglieri della Lega a cui il PD, con l’intervento del Consigliere Regionale Gianbattista Ferrari, ha chiesto e ottenuto di integrare il testo con l’impegno ad applicare, nelle more di una rapida attuazione della Direttiva 2010/63 Ce in una forma che restringa al massimo la possibilità di utilizzare animali per la vivisezione, una moratoria NON SOLO ALLE NUOVE RICHIESTE DI AUTORIZZAZIONE, come previsto dalla mozione depositata, MA ANCHE ALLE AUTORIZZAZIONI GIA’ IN ESSERE, QUALI AD ESEMPIO IL CASO SPECIFICO DELLA STRUTTURA “GREEN HILL” DI MONTICHIARI, CHE DOVRA’ ESSERE TRATTATA CON LA MASSIMA URGENZA.
Il testo presentato era troppo vago e generico e ancora una volta non affrontava nel concreto il problema già evidenziato con una interrogazione sottoscritta da tutti i Consiglieri Regionali del PD.
Ora finalmente, con l’accoglimento in aula del nostro emendamento, l’Assessore Bresciani, che aveva risposto all’interrogazione con la lettera che alleghiamo in copia, non potrà più sottrarsi all’impegno di affrontare il problema della struttura “Green Hill” di Montichiari.
Chi volesse rivedere l’intervento del Consigliere Ferrari in aula può collegarsi al link http://www.mediatecaconsiglio.lombardia.it/ Seduta Consiglio 02 del 15.03.2011 minuto 205:00.
Vi invieremo il testo della mozione non appena disponibile il testo approvato.
Un cordiale saluto.
I CONSIGLIERI REGIONALI Ferrari Gianbattista Girelli Gian Antonio Villani Giuseppe
IL CAPOGRUPPO CONSILIARE PD Luca Gaffuri
Allegato: Testo interrogazione


Lombardia/ Renzo Bossi antivivisezionista, mozione in Regione. “Favorire metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali” e Animali: Renzo Bossi primo firmatario mozione no vivisezione


MILANO, 5 MARZO - L’ASSALTO ANTIVIVISEZIONISTA: Sabato 5 marzo circa 3.000 persone si sono ritrovate in Piazza Duca D’Aosta a Milano, davanti alla stazione centrale, per il corteo nazionale indetto dal Coordinamento Fermare Green Hill. Migliaia di voci per un unico obiettivo: dire NO alla vivisezione e pretendere la chiusura immediata di Green Hill, l’allevamento di cani beagle di Montichiari (BS), mantenuto aperto solo dall’inerzia dei politici e della Regione.
Migliaia di persone partono in corteo e marciano per le strade con cori, slogan, cartelli e striscioni che rendono il corteo vitale e ben visibile.
Vogliamo andare verso il centro città, negato dalla questura a soli tre giorni dal corteo, nonostante precedenti accordi. La folla decide che non ci sta, che non si fa tappare la bocca, che il silenzio deve finire. In Porta Venezia il corteo si allarga, prende l’altra corsia del viale, prende corso Buenos Aires, prende tutta la piazza e blocca la circolazione del traffico milanese in un nodo cruciale. Milano è in tilt, è in mano nostra. Porta Venezia viene trasformata in luogo pedonale e di protesta, le macchine non passano, echeggiano gli slogan e l’energia è tantissima. Tutti vogliono andare in centro. Abbiamo detto che ci andremo comunque e comunque ci andremo, in un modo o nell’altro. Un crocevia di strade perennemente solcate da automobili diventa per un’ora luogo in cui sedersi, far giocare i cani e conoscere la propria forza, quella derivante dall’unione di individui determinati nelle proprie idee. La presa di Porta Venezia è luogo di trattativa, diciamo alla questura che sbloccheremo il traffico quando ci verrà data possibilità di arrivare col corteo dove concordato fino a pochi giorni prima. Da parte loro nessun accenno a sbloccare la situazione, nessuna volontà a farci arrivare nel centro di Milano, dove il nostro corteo contro la vivisezione e contro la Regione Lombardia e tutti i politici che stanno giocando sulla vita dei cani di Green Hill, avrebbe avuto troppa visibilità. Evidentemente le pressioni dei vivisettori o di chissà chi altro sono state forti. Da parte loro un unico messaggio: potete stare qui ma in centro non ci andate. E così alle 17.30 viene annunciato lo scioglimento del corteo. Ci sciogliamo ma con un invito, quello di ritrovarci tutti in Piazza Duomo. Non passa un minuto che tutti stanno scendendo nelle metropolitane, nonostante il tentativo delle forze dell’ordine di bloccarne l’accesso, senza riuscirci minimamente. Il primo treno viene preso d’assalto, centinaia di manifestanti salgono sopra e partono. Dall’altoparlante viene annunciato che il treno salterà alcune fermate, ovviamente quella di Duomo e le più limitrofe, alcune stazioni sono state chiuse. La questura cerca di allontanarci ancora dal centro e la rabbia non fa che aumentare. Ma all’arrivo alla prima fermata dal treno scendono centinaia di manifestanti, e all’uscita di via Dante un fiume di persone con striscione di apertura, tamburi, megafoni, fischietti e decine di cartelli si forma spontaneamente marciando verso piazza Duomo. Tutti sentono la forza e l’energia che sprigiona da questo corteo, così deciso e così vitale, formato da persone forti di non essersi fatte fermare da nulla e da nessuno, compatte e determinate. Dall’altra parte del centro invece un altro corteo si forma, composto da persone arrivate alla spicciolata a piedi, riunitesi in diverse fermate della metropolitana, ritrovatesi per strada, uscite alla fermata di Via Palestro. Anche queste partono in corteo fino a Piazza Duomo, percorrendo tutto Corso Vittorio Emanuele, via tabù per ogni manifestazione, la cui pace viene spezzata per la prima volta da cori contro la vivisezione, dalla voglia di liberarsi di uno dei peggiori orrori del mondo in cui viviamo. Alla fine ci si ritrova tutti in Piazza Duomo, si riempie parte del sagrato, ci si riunisce dietro agli striscioni, si spiega alla gente cosa sta accadendo, perché le scalinate del Duomo sono cordonate da polizia in antisommossa che cerca di arginare l’idea antivivisezionista. Gli animi sono alle stelle e gli applausi e le ovazioni per essersi ripresi il centro sono fortissimi, l’emozione è veramente tanta e anche il sostegno dei passanti è notevole. E’ stata una giornata intensa ma proficua. Tutti tornano a casa convinti di avere dato un forte segnale alla città di Milano, a chi la gestisce, a chi vuole mettere sotto silenzio il dissenso e fermare le proteste. Un segnale che anche per la Regione e i suoi politici pieni di promesse non può essere passato inosservato, nonostante la solita scarsa presenza di notizia sui media. Sta a questi politici adesso decidere che fare, se continuare a tergiversare, mantenendo aperto un lager per animali, o muoversi nella giusta direzione. Tutti sappiamo oggi che abbiamo più forza e che non possono fermarci, che la chiusura di Green Hill dipende da tutti noi e che ce la metteremo tutta per ottenerla il prima possibile! Coordinamento Fermare Green Hill


Video della protesta del 5 marzo a Milano: Corteo contro la vivisezione. Stop Green Hill! e... Guarda le foto nel nostro album!

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia - COMUNICATO STAMPA - Green Hill
GIRELLI-FERRARI (PD): “Mozione affinché siano applicate le norme regionali all’allevamento di Montichiari: non più di 200 cani”
Il PD ha annunciato di voler promuovere una mozione per affrontare in maniera definitiva la vicenda dell’allevamento dei cani da laboratorio di Green Hill situato a Montichiari, affinché quanto previsto nella legge regionale sia applicato, e al fine di conferire all’Assessore l’autorevolezza che gli permetta di rivendicare tale ruolo per la Regione presso il Ministero. “Ci auguriamo che la mozione che ci avviamo a predisporre possa essere condivisa da tutte le forze politiche – hanno spiegato i consiglieri del Pd Gianantonio Girelli e Giambattista Ferrari – . L’applicazione del regolamento regionale che norma le strutture che hanno cani stabilisce infatti che non possano essere autorizzate al ricovero di più di 200 animali, mentre i 5 capanni di Green Hill ne contengono attualmente più di 10 volte tanto. Serve un’applicazione senza deroghe e con rapidità di esecuzione”.
Milano, 21 febbraio 2011


Venerdì 11 febbraio 2011: Proteste al Comune di Montichiari e dai fornitori di Green Hill: Guarda le foto nel nostro album!


"Green Hill: la nostra interrogazione contro i maltrattamenti" (dal blog di Gianbattista Ferrari, consigliere regionale)
Testo dell'interrogazione presentata il 27/01/2011 al presidente del consiglio regionale a proposito dell'allevamento Green Hill e dell'inadempienza della Regione Lombardia nel far rispettare le proprie norme


Montichiari (BS), il caso ‘Green Hill’. Interrogazione del gruppo IDV Patitucci : “Il rispetto e il benessere degli animali non può essere calpestato”


Presidio contro la vivisezione e Green Hill: Venerdi 21 Gennaio 2011 - Ore 14:30 presso "Recordati Farmaceutica", Via Civitali 1, Milano Noi c'eravamo!!! guarda le foto e... il video!!


Comunicato di "Fermare GreenHill" che volentieri pubblichiamo: PROTESTA DURANTE LA SEDUTA DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE LOMBARDIA: Stamattina, martedì 18 gennaio, una decina di attivisti ed attiviste hanno interrotto pacificamente la seduta del consiglio della Regione Lombardia. Sono stati esposti sulla balconata, da cui è possibile assistere pubblicamente alla seduta, due striscioni recanti le scritte: 'La regione tiene aperto un lager per animali. Chiudete Green Hill' e 'Chiudere Green Hill! Basta promesse!'. Sono stati distribuiti e lanciati tantissimi volantini. La protesta è durate qualche minuto, dopo di che gli attivisti sono usciti tranquillamente dall'aula. Durante i momenti di protesta si è tentato inoltre, attraverso alcuni interventi, di evidenziare l'imbarazzante silenzio della Regione nei confronti di un problema che sta diventando un vero e proprio 'caso nazionale'. Un caso per cui hanno sfilato per le strade di Roma circa 10.000 persone durante il corteo nazionale contro la vivisezione avvenuto a fine settembre scorso e tante altre migliaia a Montichiari (BS), dove si trova l'allevamento, durante i mesi scorsi. La Regione Lombardia con la LR 16/2006, sostituita in seguito dalla LR 33/2009, ha regolato tutti gli gli allevamenti di cani sul territorio regionale, siano essi privati, canili di associazioni o grandi allevamenti, decretando che non vi debbano essere più di 200 cani per struttura e dando spazi e metrature ben precise per la gestione degli animali. Green Hill, in tutto ciò, non fa alcuna differenza. Nonostante la richiesta da parte del Ministero della Salute di sollecitare la risoluzione della 'questione Green Hill', la Regione con il suo silenzio e mancanza di azioni concrete permette ancora a questo lager, che imprigiona più di 2500 cani beagle per la vivisezione, di andare avanti. Oggi, anche se per alcuni minuti, all'interno di alcuni "palazzi della politica" (in questo caso della Regione Lombardia), si è rotto il tremendo silenzio che sta circondando migliaia di essere viventi destinati ad essere allevati e torturati dall'essere umano. Coordinamento Fermare Green Hill E' possibile visionare alcuni momenti della protesta cliccando qui:http://www.flickr.com/fermaregreenhill


Fermare Green Hill, l’allevamento- bunker di beagle; la mobilitazione si sposta sul web (importante leggere anche i commenti!)


Montichiari, Zanola "Su Green Hill situazione sotto controllo" (Il Gazzettino)


Nuovi filmati su GreenHill: una puntata di "Cani, gatti e compagnia" dell'emittente Telecolor e il servizio dell'emittente TeleTutto... guardali sul nostro canale Youtube!!


Mani legate su GreenHill (Il Giornale di Brescia, 22/11/2010)


PER IL SINDACO ZANOLA GREEN HILL E' UN SOGGIORNO!


Sulla manifestazione del 6 novembre... 1, 2, 3, 4 e 5. Vedi anche le nostre foto! Chiudere GreenHill
 


ABBIAMO ILLUMINATO MONTICHIARI... E' ORA DI SPEGNERE GREEN HILL!: La giornata del 6 novembre a Montichiari è stata il finale di una settimana di iniziative su tutto il territorio nazionale, da banchetti informativi a presidi davanti a luoghi di tortura, che hanno voluto porre l'accento e l'attenzione sul problema vivisezione, che continua a mietere 1 milione di vittime ogni anno nella sola Italia, nel nome della scienza. Un problema che non si può risolvere senza cominciare dai primi passi fondamentali, cioè renderlo pubblico e visibile, togliendo la patina di segretezza ed ignoranza che lo ricopre. Qualcosa sta cambiando, qualcosa si muove, un fermento ed una attenzione che sono ancora in fase embrionale, ma che stanno agitando le acque, rendendo sempre più difficile per i vivisettori nascondersi dietro all'invisibilità degli scantinati e alle misure di sicurezza dei 'fortini' in cui portano avanti il loro lavoro sanguinario. Un fermento che comincia a dare voce ai più deboli e senza voce, a coloro che provano ad urlare la loro disperazione ma non vengono sentiti o non vengono ascoltati. Si tratta di un progetto a lungo termine teso a scardinare la concezione specista secondo la quale ci siano individui di serie A e individui di serie B, cani da compagnia e cani da laboratorio, animali da affezione e animali da reddito, umani che comandano umani e animali che da questi vengono discriminati e sfruttati. Stiamo provando con le nostre forze e le nostre voci a cambiare il mondo, per crearne uno in cui gli esseri viventi abbiano tutti eguali diritti e la discriminazione sia solo un brutto ricordo. Siamo tornati ancora una volta a Montichiari con un corteo. La prima volta, ad Aprile, volevamo scongiurare il progetto di ampliamento che avrebbe portato la multinazionale Marshall Farm /Green Hill a costruire altri 5 capannoni (sotterranei) per rinchiudere fino a 5000 cani nel loro lager. Il progetto era stato negato a suo tempo dal Comune di Montichiari, ma abbiamo avuto conferma in questi giorni dalla Asl Regionale Lombardia, nella veste del suo direttore Lucchina, che il divieto di ampliamento è adesso definitivo e le proteste di Green Hill respinte al mittente, senza possibilità di appello. Questa volta per la strade di Montichiari e davanti all'allevamento stesso eravamo ancora in tantissimi, circa 2000 manifestanti, a gridare "Quando liberi?". Infatti, come abbiamo già annunciato, il Ministero della Salute (attraverso il sottosegretario Martini) ha dato approvazione alla Regione Lombardia affinché venga applicata la Legge Regionale 33/2008 che norma tutti gli allevamenti di cani. A questo punto è chiaro che se anche per la burocrazia Green Hill verrà considerato a tutti gli effetti un allevamento di cani, e non più un laboratorio, i problemi iniziano a diventare considerevoli e la chiusura non è qualcosa di impossibile, ma diventa una prospettiva raggiungibile. Nel consueto 'valzer' di dinamiche che si creeranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, tra la ASL regionale lombarda e il Ministero della Salute, alcuni tecnici dovranno decidere se e come applicare questa legge e portare alla chiusura di Green Hill. Non siamo così certi che sappiano quale importante decisione debbano prendere, ma sappiamo quello che sentiamo noi in quanto persone che lottano per degli individui che desiderano in questo istante una cosa soltanto: la libertà. Portare ancora una volta migliaia di persone in piazza a Montichiari è stato un segnale che volevamo dare alla Regione, alle Asl, al Comune di Montichiari e non ultimi ai vivisettori, affinché capiscano che non ci fermiamo davanti alle promesse e che non fermeremo le mobilitazioni fino a quando quel dannato allevamento non sarà vuoto. Ognuno dei lumini che è stato portato dall'allevamento fino al Comune rappresentava uno dei cani che è adesso prigioniero di Green Hill. Una metafora per pretendere la liberazione di questi animali. Una volta davanti all'allevamento con il corteo gli animi si sono ovviamente scaldati. Sapere che lì vicino, in cima alla strada, ci sono quei capannoni in cui i cani sono prigionieri, non può che smuovere gli animi e dare voglia di rivalsa. Molti hanno provato a spingere via il cordone fatto da Carabinieri e Polizia a difesa di via San Zeno, per salire fino all'allevamento. Tra questi non solo giovani esagitati o estremisti, come dicono a volte i media, ma anche signore di mezza età che inveivano contro chi si schiera a difesa di un luogo di tortura. La scelta di continuare il corteo e non fermarsi lì davanti era comunque stata presa in precedenza, quello sarebbe stato solo un passaggio,importante e toccante, ma solo un passaggio. Qualcuno forse non aveva capito che il corteo non era terminato e preferiva rimanere in vicinanza dell'allevamento, ma da un punto di vista di efficacia nei confronti di un Green Hill chiuso, senza dipendenti dentro e con i dirigenti comodamente seduti a casa loro, non avrebbe fatto differenza alcuna. Continuare a riempire e bloccare le arterie principali di Montichiari perlomeno ha dato un segnale ad una amministrazione che da aprile in poi sta facendo solamente ostruzionismo a tutte le attività animaliste nella zona, non solo le nostre, ma prevalentemente quelle del Comitato Cittadino Montichiari Contro Green Hill, a cui vengono vietati affissioni e banchetti con le più diverse scuse. Una Amministrazione Comunale, ricordiamo, che tecnicamente potrebbe anche ritirare la licenza concessa a Green Hill nel 2001 e rinnovata poi nel 2008. Sabato 6 novembre abbiamo ancora una volta cercato di esprimere la nostra etica antispecista, con le parole e con la pratica. Ogni volta cerchiamo di far capire che Green Hill è solo una concretizzazione estrema di un sistema vivisezione e dello specismo, che la stessa empatia per i beagle dovremmo riservarla a tutti gli altri animali uccisi nei laboratori e per tutti gli animali uccisi nei mattatoi per l'industria della carne, per esempio, che provano lo stesso dolore e la stessa sofferenza. La nostra scelta di vita vegan è un piccolo passo in questa direzione, che speriamo possa essere abbracciata da sempre più persone, il cui cuore sente la tristezza e il dolore di quei cuccioli prigionieri a Montichiari. Ma la nostra etica non si ferma certo agli animali. Pensiamo sia giusto prendere le difese dei più deboli, di chi non può difendersi e di chi non può parlare, per difendere veramente il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi, anche di quegli esseri umani discriminati, sfruttati, denigrati, derisi o addirittura uccisi solo per il fatto di essere nati nel posto "sbagliato" del mondo o con il colore "sbagliato" della pelle o con dei gusti sessuali che qualcuno considera "sbagliati". Per questo non è stato gradito affatto che ad un evento considerato parte di un simile percorso di cambiamento sociale e culturale si siano presentate persone di movimenti di estrema destra con spille, toppe e tatuaggi richiamanti gli orrori del razzismo, della guerra, della discriminazione, dei lager, della vivisezione sugli umani, dei campi di sterminio, della prevaricazione e dei soprusi. Chi promuove certe idee spaventose come può parlare di diritti per i più deboli, per gli animali? Come può indignarsi per il trattamento riservato ai cani di Green Hill e non per lo stesso trattamento riservato ad un essere umano? Come può aiutarci in un cammino che vuole proprio scardinare il concetto stesso di discriminazione tra esseri viventi che sta alla base della vivisezione? A Montichiari abbiamo portato un po' di luce e per la chiusura di Green Hill si accendono delle speranze. Ma il cammino nella lotta contro la vivisezione e lo sfruttamento degli animali è ancora lungo.. noi siamo pronti a percorrerlo con determinazione, sperando di trovare ancora accanto a noi molti ed energici compagni di strada! Coordinamento Fermare Green Hill web: http://www.fermaregreenhill.net email: info@fermaregreenhill.net


Montichiari (BS) – Green Hill non si amplierà ... ma non è che green hill rinunci, glielo hanno negato! Il sindaco non aveva autorizzato l'ampliamento richiesto 'per motivi paesaggistici'!


Video sulla manifestazione del 6 novembre 2010: http://www.youtube.com/watch?v=aHuOzY87Hew, http://www.youtube.com/watch?v=QHCSZT8uw_Q, http://www.teletutto.it/or4/or?uid=TT.main.index&oid=11678&uidy_58=TTappl.videonews.dettaglioVideoNews&record=4224, , http://www.youtube.com/watch?v=xd2FVEMRV0I, http://www.youtube.com/watch?v=Oe4WoaTg3nY, http://www.youtube.com/watch?v=Fz5WVCuKkeY, http://www.youtube.com/watch?v=bGidUosIUuEe un articolo In piazza contro la vivisezione. Fermiamo la green Hill (Brescia Oggi)


http://www.liberazione.it/letter-file/Quel-canile---fuorilegge---LIBERAZIONE-IT.htm - 10/11/2010
Quel canile è fuorilegge
Egregio Direttore,
ho partecipato insieme ad altre circa 3mila persone alla manifestazione di sabato scorso, 6 ottobre, a Montichiari contro la vivisezione e, nello specifico, per la chiusura dell’allevamento “Green Hill”.
Il fatto che questo allevamento abbia oltre 2.500 cani, quando il Regolamento regionale n. 2/2008 prevede il limite massimo per ogni allevamento (senza distinzioni né deroghe) di 200 cani, lo pone palesemente fuori legge!
Inoltre, dovrebbero essere fatte verifiche sulle condizioni degli animali rinchiusi, considerato che vivono in capannoni, senza aria naturale e con luce soltanto artificiale e visto che pare non siano rispettate altre norme previste dal suddetto regolamento, in particolare relativamente a dimensioni di gabbie, spazi a disposizione degli animali, aree per la sgambatura (che paiono del tutto inesistenti!). Come cittadina chiedo quindi l’applicazione seria della legge!
Giulia Lodigiani Grontardo (Cr)


NOSTRO COMUNICATO - 7 novembre 2010 - GREENHILL
Allevamento cani beagle destinati alla vivisezione, sito in Montichiari - Brescia, che detiene oltre 2.500 cani (più i cuccioli che nascono continuamente) mentre il regolamento regionale stabilisce che nessun allevamento-canile-pensione-rifugio possa superare le 200 unità.
Resoconto della manifestazione avvenuta il 6 novembre 2010
Ieri 6 novembre la manifestazione a Montichiari è stata favolosa...eravamo in migliaia (almeno 3 mila).
Alla fine abbiamo lasciato tutti i lumini accesi davanti al Comune sistemati in modo da formare la scritta : Green Hill chiuso!
I ragazzi organizzatori ci hanno detto che la Asl (non abbiamo sentito bene se quella bresciana o della regione) ha tolto a green hill l'autorizzazione all'import-export di cani pronti, ossia con le corde vocali tagliate, con cancri indotti incorporati, ecc......
Non è molto, e noi continueremo a chiedere la chiusura dell'allevamento che supera in modo abnorme il numero di animali consentito dalla legge regionale della Lombardia.
E' ovvio che, se ottenessimo l'applicazione del Regolamento regionale, Green Hill non sarebbe più produttivo e verrebbe chiuso!!!!!! Ergo dobbiamo riuscirci con tutte le forze tempestando di lettere la Asl regionale, la Asl bresciana ed il sottosegretario alla salute.



COMUNICATO EQUIVITA, 04/11/10, Chiudere Green Hill, chiudere con la vivisezione
Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime la massima solidarietà con le proteste dei ragazzi di “Salviamo i cani di Green Hill” e chiede che in attesa di quella che sarà una logica, inevitabile, sicuramente molto prossima, fine dell’uso degli animali nella ricerca scientifica (vedi comunicato conclusivo “VII Congresso mondiale sui metodi alternativi e l’uso degli animali nelle scienze biomediche”, settembre 2009*), sia perlomeno applicato integralmente quanto sancisce il Regolamento Regionale della Lombardia n°2 del 2008.
Tale regolamento non solo autorizza ad allevare un numero massimo di 200 animali, ma impone anche regole assai precise sulle misure dei box (all’aperto e al chiuso), sul passeggio dei cani e la facoltà di ingresso per le associazioni animaliste.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA aderisce al CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE che si terrà domani sabato 6 novembre a Montichiari (BS) dalle ore 15,00 (raduno in Via Tito Speri, altezza incrocio con Viale Guglielmo Marconi).
e chiede a gran voce la chiusura di Green Hill, colpevole di avere segregato oltre 2.500 animali, privandoli della luce e dell’aria stesse, per l’applicazione di un metodo di ricerca che organismi scientifici di tutto il mondo stanno denunciando come inaffidabile (vedi Rapporto “Tossicità nel XXI secolo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche USA, giugno 2007) e ostacolo alla tutela della salute umana.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39.06.3220720, + 39.335.8444949 E-mail: equivita@equivita.it www.equivita.org
*Dal Comunicato conclusivo:
“I partecipanti al Congresso hanno concordato nel ritenere che l’attuale conoscenza del genoma, sia umano che di molte specie animali, ha prodotto un progresso scientifico di tale portata nelle aree della mappatura e dell’espressione geniche da rendere possibile, nel prossimo futuro, valutare i rischi e i danni provocati dalle sostanze chimiche e microbiologiche con l’applicazione di questi nuovi strumenti, affiancati dalle attuali tecnologie informatiche e dai sofisticati sistemi di sperimentazione in vitro di seconda generazione che studiano i processi metabolici sub-cellulari. Il tutto senza ricorrere agli animali da laboratorio.
Herman Koëter, uno dei due Presidenti del Congresso, ha dichiarato: “Queste tecnologie sono capaci di raccogliere una quantità mai raggiunta prima d’informazioni sui possibili effetti avversi recati da una sostanza ai sistemi biologici. Sono anche in grado di generare una quantità di conoscenza di gran lunga maggiore di quella che fino ad oggi abbiamo saputo individuare e capire. Esse ci faranno considerare, in un futuro assai vicino, l’uso degli animali a fini sperimentali estremamente obsoleto”.

Riceviamo da "Salviamo I Cani Di Green Hill": SU GREEN HILL: C'E' POSTA, PER LORO: Qualche giorno dopo la realizzazione del corteo nazionale tenutosi a Roma siamo venuti a sapere che il sottosegretario Francesca Martini, in accordo con il Ministero della Salute, ha provveduto a far recapitare all'assessore alla Sanità della regione Lombardia la lettera nella quale si richiede in maniera 'auspicabile e doverosa' l'applicazione della legge regionale riguardante tutti gli allevamenti di cani. Insomma verrebbe da pensare che il sottosegretario Martini e il Ministero abbiano fatto il loro 'dovere istituzionale'. Noi d'altronde non possiamo che rilevare quello che sta accadendo e trarre le giuste considerazioni: non è sicuramente casuale che la lettera della richiesta di applicazione del regolamento sia partita al' indomani della realizzazione del corteo. Sentiamo di affermare senza ombra di dubbio che se c'è stata pressione, questa è venuta dalle circa 10.000 persone accorse a Roma piuttosto che dalla scelta dei politici dell'attuale Governo. Prendiamo atto di questa presa di posizione ma ricordiamo che Green Hill alleva, segrega e spedisce cani beagle ai centri di tortura di tutta Europa da molto prima dello scorso sabato 25 settembre. Qualcuno si prenderà i meriti politici di una decisione che su carta fornisce un grosso scossone all'allevamento, scossone che potrebbe essere letale. Lo dicevamo anche noi da mesi: l'applicazione della legge regionale spingerebbe di fatto Green Hill alla chiusura. Abbiamo raggiunto gli intenti del corteo nazionale, ovvero portare all'attenzione pubblica il tema scottante della vivisezione e di Green Hill, lo abbiamo fatto con migliaia di persone che evidentemente si sono fatte sentire al punto giusto. 'La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri allevamenti di cani', questo è quello che scrivemmo annunciando il corteo nazionale ed è ciò che adesso è accaduto. La responsabilità di quanto avviene sulle 'colline verdi' di Montichiari ripassa alla Regione Lombardia che già da tempo aveva espresso la volontà di risolvere la 'questione Green Hill', sarà poi la ASL regionale a doversi occupare del 'lato tecnico' (ovvero modalità e tempi), chiaramente su quest'ultima deve ritornare l'attenzione e la pressione. Vorremmo però chiarire un passaggio fondamentale: la lotta che portiamo avanti non ha mai messo in discussione i nostri principi abolizionisti, quando abbiamo esposto la discrepanza della legge regionale lo abbiamo fatto sapendo che ciò che rimane un nostro punto di arrivo è la liberazione animale e non solo l'applicazione di una normativa. Stiamo interpretando la legge regionale esattamente come tutte le altre leggi e le persone che le regolamentano... malleabili. In questo momento applicare tale normativa racchiude un passaggio utile per poter raggiungere il nostro scopo. Deve rimanere tale, un passaggio e nulla più. In questo ambito si inserisce la nostra riflessione sullo situazione attuale: è chiaro adesso che la probabilità di chiusura di Green Hill è molto alta, la questione è: quando? Questo coordinamento formato da attivist* antispecist* ed abolizionist* non ritiene opportuno fermarsi adesso, quando probabilmente molte associazioni protezioniste avrebbero concluso la loro lotta. Intendiamo continuare e sottolineare che per quanto una normativa regionale possa di fatto dare uno scossone decisivo, allo stesso tempo il nostro cuore batte ancora assieme ai 2500 cuori di altrettanti individui che in questo momento sono rinchiusi dentro Green Hill, e lo saranno ANCORA per un tempo indefinito. Sentiamo il dovere di non accontentarci e questo dovrebbe essere un fatto sotto inteso, chi ha immaginato diversamente riguardo le nostre istanze probabilmente non ha capito bene chi siamo. Green Hill potrebbe chiudere? Noi rispondiamo: 'Bene, ma non è ancora chiuso'. E finchè esisterà un posto del genere, finchè esisteranno sul suolo nazionale allevamenti di animali destinati ai laboratori allora no, noi non ci accontenteremo. Contrariamente a quanto potrebbe ritenere qualcuno, non pensiamo di essere ancora giunti al termine del nostro percorso, a dire la verità ci sentiamo di affermare non con assoluta certezza che è appena iniziato. Un percorso che ha una rotta ben precisa e che mira ad uno scopo imprescindibile: la liberazione animale. Sappiamo dopo il corteo di Roma che può essere il percorso di molti, sappiamo che può essere il percorso di chi vuole veramente cambiare qualcosa, sappiamo che non siamo soli e che là fuori ci siete anche voi, basta ritrovarsi ed agire, tutti insieme, per la liberazione. In risposta agli ultimi aggiornamenti anticipiamo che SABATO 6 NOVEMBRE 2010 ci ritroveremo in tanti a Montichiari per portare simbolicamente con noi la voce di ognuno dei 2500 cani prigionieri di Green Hill. A breve divulgheremo i dettagli su questo prossimo appuntamento nazionale, sulla pressione che intenderemo attuare nei confronti della ASL Lombardia e su una serie di iniziative in diverse città che si terranno contro la vivisezione durante la settimana dal primo al sei Novembre. Coordinamento Fermare Green Hill / Ovvero quelli che non si accontentano...
http://www.fermaregreenhill.net info@fermaregreenhill.net
 

Noi di UNA Cremona, di conseguenza, abbiamo scritto a Massimo Turci, presidente del Gruppo Consiliare PDL Lombardia, che durante la manifestazione a Milano davanti alla ASL aveva promesso aiuto ai cani di Greenhill e all'Assessore Giulio Cavalli già intervenuto in loro difesa.
Gent.mo Presidente Gruppo Consiliare PDL Massimo Turci
Abbiamo saputo che, qualche giorno dopo la grandiosa manifestazione tenutasi a Roma il 25 settembre scorso, il sottosegretario Francesca Martini, in accordo con il Ministero della Salute, ha provveduto a far recapitare all'assessore alla Sanità della regione Lombardia una lettera nella quale si richiede in maniera "auspicabile e doverosa" l'applicazione della legge regionale riguardante tutti gli allevamenti di cani.
Noi attendiamo, quindi, l'immediata applicazione del Regolamento regionale n. 2 del 5 maggio 2008 (art. 7 comma 2) come corretta e doverosa espressione della serietà della Regione e chiediamo il Suo prezioso intervento per giungere alla conclusione di questa storia dolorosa ed illegale.
Grazie e cordiali saluti
Francarita Catelani
Presidente di UNA CREMONA onlus

All'Assessore regionale Giulio Cavalli
Gentilissimo Assessore,
abbiamo saputo che, qualche giorno dopo la grandiosa manifestazione tenutasi a Roma il 25 settembre scorso, il sottosegretario Francesca Martini, in accordo con il Ministero della Salute, ha provveduto a far recapitare all'assessore alla Sanità della regione Lombardia una lettera nella quale si richiede in maniera "auspicabile e doverosa" l'applicazione della legge regionale riguardante tutti gli allevamenti di cani.
Noi attendiamo, quindi, l'immediata applicazione del Regolamento regionale n. 2 del 5 maggio 2008 (art. 7 comma 2) come corretta e doverosa espressione della serietà della Regione.
In attesa di quanto richiesto e di una nota di risposta, Le porgiamo distinti saluti
Francarita Catelani
Presidente di UNA CREMONA onlus

Inoltre, abbiamo scritto al Sindaco di Montichiari e alla ASL di Brescia Distretto di Lonato

Il Ministero della Salute ha confermato che la normativa regionale debba essere applicata: il Regolamento regionale n. 2 del 2008 all'art. 7, nel precisare che le autorizzazioni per le strutture adibite al ricovero degli animali d'affezione (di cui ai successivi articoli 8 e 9) sono soggette ad autorizzazione rilasciata dal Sindaco previo parere favorevole della Asl, limita anche a 200 il numero di animali ricoverati.
A Green Hill non è solo il numero di animali che è totalmente fuori norma, ma vi vengono disattese anche le norme previste dai successivi art. 14 - requisiti delle pensioni e delle strutture a scopo di allevamento - art. 18 - requisiti dei box ...delle strutture a scopo di allevamento - art. 25 - modalità di gestione ...delle strutture a scopo di allevamento.
Green Hill non risponde ad alcun requisito e ricade anche in quanto sancito dall'art. 727 c.p. che prevede l'arresto fino ad un anno o una ammenda da mille e diecimila euro per chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze: a Green Hill i cani non vedono la luce naturale, non vedono spazi aperti, non ricevono aria naturale.
Green Hill deve essere chiuso.
Distinti saluti
Francarita Catelani
presidente di UNA CREMONA onlus

e, successivamente, anche alla ASL Regione Lombardia:

tutti voi sapete perfettamente che il Regolamento regionale in oggetto indicato è perfettamente valido, tanto che lo si trova nominato a pag. 27 dell'All. 1 alla DGR n. 519 del 22-9-10 inviato al presidente della Commissione consiliare III, ai Consiglieri regionali, ai Componenti dell'Ufficio di Presidenza, al Presidente della Giunta regionale, agli Assessori regionali, ai Sottosegretari regionali con nota del Consiglio regionale prot.00011284 del 27-5-10, rep.001671-0 class.243/1 ES.
Noi cittadini lombardi non chiediamo altro che l'applicazione corretta e concreta del Regolamento fortemente voluto dall'allora consigliere Monica Rizzi (oggi Assessore) di cui ricordiamo perfettamente le parole chiare e precise al riguardo del numero degli animali consentiti.
A Green Hill non è solo il numero esorbitante degli animali allevati ad essere in totale contrasto con quanto previsto dall'art 7 comma 3, ma non sono ottemperati neppure i requisiti previsti dagli art. 14, 18 e le modalità di gestione di cui all'art. 25.
Dovete chiudere Green Hill in quanto una norma deve essere applicata e fatta applicare indipendentemente da chi la disattende per non generare sfiducia nelle istituzioni e il sospetto che vi siano sgradevoli ed immotivate situazioni "di riguardo" verso alcuni.
Tutti noi chiediamo a gran voce la chiusura immediata di tale allevamento che si è fatto e si fa beffe delle leggi del luogo in cui lavora.
Con preghiera di cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti e si rimane in attesa di azione solerte, per non dire immediata.
Francarita Catelani
Presidente dell'associazione di volontariato UNA CREMONA onlus

e all'Onorevole Francesca Martini:

grazie per aver garbatamente sollecitato la Regione Lombardia ad applicare il suo regolamento attuativo che a Green Hill è totalmente disatteso.
Il Regolamento regionale n. 2 del 2008 all'art. 7, nel precisare che le autorizzazioni per le strutture adibite al ricovero degli animali d'affezione (di cui ai successivi articoli 8 e 9) sono soggette ad autorizzazione rilasciata dal Sindaco previo parere favorevole della Asl, limita anche a 200 il numero di animali ricoverati.
A Green Hill non è solo il numero di animali che è totalmente fuori norma, ma vi vengono disattese anche le norme previste dai successivi art. 14 - requisiti delle pensioni e delle strutture a scopo di allevamento - art. 18 - requisiti dei box ...delle strutture a scopo di allevamento - art. 25 - modalità di gestione ...delle strutture a scopo di allevamento.
Green Hill non risponde ad alcun requisito e ricade anche in quanto sancito dall'art. 727 c.p. che prevede l'arresto fino ad un anno o una ammenda da mille e diecimila euro per chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze: a Green Hill i cani non vedono la luce naturale, non vedono spazi aperti, non ricevono aria naturale, sono murati vivi in capannoni blindati. Chi ha visto non può dimenticare.
Qui non si tratta di possibile autorizzazione a superare il numero degli animali allevati, non basta imporre i moduli separati: Green Hill è una mostruosità e deve essere chiuso.
Distinti saluti
Francarita Catelani
presidente di UNA CREMONA onlus


Vivisezione – Allevamento Green Hill, il sottosegretario alla Salute Martini scrive alla regione (Gea Press) e Greenhill, c'è posta per te! (La Padania, 10/10/2010) Nota: il corretto riferimento normativo è al Testo Unico in materia di sanità n. 33 del 2009 che ha sostituito la L.R. 16/2006 mantenendone comunque in vigore il Regolamento di attuazione n. 2/2008.

Regione Lombardia risponde su Green Hill (07/09/2010)
ed ecco l'e-mail da noi prontamente inviato:
Cremona 8 sett. 2009 - prot. 5286
Carissimo Consigliere Regionale Giulio Cavalli
La ringraziamo per essere intervenuto sulla condizione orrenda in cui sono detenuti i cani beagle a Green Hill e crediamo doveroso puntualizzare come la risposta della Regione lasci il tempo che trova: Il D.L. nazionale n. 116 del 1992 non cita minimamente alcun numero limite di animali che ciascun allevamento può detenere, parla solamente all'art. 5 di "benessere degli animali", all'art. 10 di autorizzazione che deve essere rilasciata dal Comune (come del resto previsto dal regolamento di polizia veterinaria del 1954 per tutti gli allevamenti), all'art. 12 di preventiva autorizzazione Ministeriale. Se la Regione, tramite l'assessore Bresciani, ha risposto che vi è contrasto (sul numero degli animali detenuti) fra la norma nazionale ed il regolamento regionale ha affermato una inesattezza: nel D.L. 116 non vi è nominato in alcun luogo il numero degli animali detenibili!!!!!! La legge lombarda del 2006 è stata incorporata nella legge 33 del 2009, ma il regolamento attuativo n. 2 del 2008 è tutt'ora in vigore e parla di numero massimo di 200 cani per ciascun allevamento-pensione-canile (strutture pubbliche e private) - art. 7 comma 2. A nostro avviso l'allevamento di Green Hill è fuori norma fino a quando la Regione Lombardia non deciderà di varare un nuovo regolamento attuativo che tolga questo numero limite.
Non ceda, dia spazio alla Sua creatività e ci avrà al suo fianco.
Grazie di nuovo e cordiali saluti
Francarita Catelani
Presidente di UNA CREMONA onlus

Art.5 D.L. 116/1992
1. Chiunque alleva, fornisce o utilizza animali da esperimento deve provvedere conformemente alle linee di indirizzo dell’allegato II, a che:
a) gli animali siano tenuti in un ambiente che consente una certa liberà di movimento e fruiscano di alimentazione, acqua e cure adeguata alla loro salute ed al loro benessere;
b) sia ridotta al minimo qualsiasi limitazione alla possibilità di soddisfare ai bisogni fisiologici e comportamentali dell’animale;
c) siano effettuati controlli quotidiani per verificare le condizioni fisiche in cui gli animali sono allevati, tenuti o utilizzati;
d) un medico veterinario controlli il benessere e le condizioni di salute degli animali allo scopo di evitare danni durevoli, dolore, inutili sofferenze o angoscia;
e) siano adottate le misure dirette a correggere tempestivamente difetti o sofferenze eventualmente constatati.

Il 24 aprile 2010 abbiamo partecipato a Montichiari al "Corteo Nazionale contro la Vivisezione e per la chiusura di Green Hill"
Il 22 maggio siamo tornati a Montichiari per la manifestazione davanti all'allevamento GreenHill... e il 10 giugno siamo andati anche a Milano per protestare davanti alla Asl regionale e alla Compagnia Fiduciaria Nazionale.

NOSTRO COMUNICATO: "Montichiari - Brescia - Green Hill allevamento beagle per la vivisezione 24 aprile 2010": La partecipazione numerosa di antivivisezionisti ha riempito il paese di Montichiari gridando contro l'allevamento di Green Hill che, non contento di allevare 2.500 cani beagle destinati ai laboratori di vivisezione ne ha chiesto l'ampliamento per arrivare a 5.000 animali destinati alla tortura. I cittadini di Montichiari hanno assistito al corteo pacifico e pittoresco e, per la maggior parte anonimo, ossia senza pubblicità di appartenenza ad associazioni (come era stato espressamente richiesto dagli organizzatori) - alcuni, ovviamente, hanno trasgredito preferendo evidenziarsi per farsi pubblicità...molti cittadini sono entrati nel corteo ed hanno sfilato con noi e ci hanno ringraziato: molti non sapevano che l'allevamento producesse cani destinati ai laboratori. Noi eravamo presenti e ne siamo fieri posto che siamo assolutamente convinti dell'assoluta fallacità della vivisezione che non porta altro che dolore per le cavie ed inutili fallaci speranze per gli ammalati che con questo sistema verranno - forse - curati ma non guariti!
Guarda le foto delle tre manifestazioni nel nostro album.
Guarda il filmato con l'intervista alla nostra presidente (Telecolor, QuiMilano)
Guarda anche questi filmati: corteo del 22 maggio a Montichiari; 10 giugno a Milano, davanti all'ASL; 10 giugno a Milano, nei pressi della Compagnia Fiduciaria Nazionale.


Interrogazione con richiesta di risposta scritta sui cani di GreenHill presentata nella seduta del Senato del 15/06/2010 dai Senatori Tomassini e De Feo e rivolta ai Ministri della salute e dell'istruzione, dell'università e della ricerca


Da "Salviamo I Cani Di Green Hill": 10.000 VOCI PER CHI NON HA VOCE (29/09/2010): La data di sabato 25 settembre può essere considerata tra le più importanti nella storia del movimento animalista ed antispecista. Nel corso di tutti questi mesi, da quando nell'aprile scorso abbiamo lanciato la campagna contro l'allevamento Green Hill , abbiamo visto crescere sempre di più la voglia e il desiderio da parte della gente di impegnarsi nella lotta contro questa 'fabbrica di cani' e contro il 'sistema vivisezione'. Indire il corteo tenutosi a Roma è stato un passo naturale, doveroso, necessario per il cammino che avevamo intrapreso e per il risultato che intendiamo raggiungere: la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori. Non è stato facile gestire un appuntamento del genere, la vergognosa manipolazione da parte delle lobby farmaceutiche della Direttiva UE approvata l'8 settembre scorso ha dato un'ulteriore motivazione, ma il nostro intento, sin dall'inizio, è sempre stato quello di porre l'attenzione su Green Hill e su tutto ciò che vi ruota attorno. Le convinzioni del Coordinamento Fermare Green Hill sono sempre state quelle di portare tra la gente il dinamismo di un movimento che non aspira a gabbie più comode, ma a gabbie vuote, che non vuole una vivisezione meno cruenta ma non vuole proprio la vivisezione, che vuole far valere le proprie idee con la presenza in strada delle persone e non grazie alla delega di una tessera associativa o alle direttive di un leader. La nostra necessità era dar voce a 2500 cani rinchiusi dentro un lager e ricordare che loro, come qualsiasi animale non umano, necessitano di essere considerati per quello che effettivamente sono: individui, non oggetti o beni di consumo. Il nostro sentimento era comunicare che la schiavitù animale esiste, che pesa come un macigno su questa società altrettanto quanto qualsiasi altro tipo di schiavitù o sfruttamento. Pensiamo di esserci riusciti, pensiamo che all'interno del corteo di sabato scorso fossero presenti persone che non necessariamente erano al corrente della nostra visione antispecista ma con le quali non abbiamo alzato muri, con le quali abbiamo cercato di comunicare al meglio delle nostre possibilità. Pensiamo che un corteo con circa 10.000 persone che diventano la voce di chi non ha voce rappresenti un passo significativo, un modo, assieme ad alcuni altrettanto efficaci, per mostrare che la vivisezione e la sofferenza animale possono essere motivi profondamente importanti di lotta per migliaia di persone. L'assordante silenzio dei media nei confronti di una mobilitazione del genere conferma sempre di più che l'informazione viene inibita nel momento in cui si attaccano le lobby farmaceutiche, nel momento in cui si cerca di fare informazione in merito ai crimini nascosti compiuti nei laboratori di vivisezione e negli allevamenti di animali destinati ai laboratori stessi. Diversi articoli (con qualche rara eccezione) hanno riportato molte informazioni fuorvianti e non contenenti le reali motivazioni del corteo (si è detto di tutto: da corteo organizzato dalle associazioni esclusivamente contro la direttiva UE alla manifestazione indetta per difendere i cani randagi). Evidentemente era più importante dedicare ore di servizi sui problemi immobiliari del Presidente della Camera piuttosto che informare veramente su quanto stesse accadendo per le strade contro una delle forme di tortura più radicate nella nostra "cultura": la vivisezione. In passato i cambiamenti sociali e radicali nella nostra società sono avvenuti comunque, anche in assenza dei media, e chi sa di avere responsabilità nel garantire l'esistenza di posti come Green Hill sa benissimo che 10.000 persone hanno sfilato in corteo, sa benissimo che anche se non c'è stato il servizio televisivo giusto o la giusta risonanza la voce di tante persone è arrivata e si è fatta sentire. Il corteo è stato un passo verso un nuovo cammino che non avremo timore di portare avanti fino in fondo e che ha riunito un gran numero di persone che speriamo vogliano continuare a percorrerlo insieme a noi, per farla finita con le torture nei laboratori. Per le strade di Roma sabato scorso hanno manifestato molti individui consci di un problema reale, di una questione profondamente aperta nella nostra coscienza e nella società che ci circonda: quanto possiamo essere ancora disposti ad accettare tutto questo? Quanto possiamo accettare che tale accanimento su esseri senzienti possa andare avanti imperterrito? Alle nostre coscienze e alla nostra forza di volontà la risposta adeguata da dare, ad un movimento di lotta e resistenza la responsabilità di continuare fino alla chiusura di Green Hill, fino all'abolizione di tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori, fino all'abolizione della schiavitù animale. Fino alla fine, per la liberazione animale. Coordinamento Fermare Green Hill http://www.fermaregreenhill.net info@fermaregreenhill.net


PROTESTE SOSPESE: Aggiornamento ricevuto dal Coordinamento Fermare Green Hill: Comunichiamo a tutti che le proteste dirette agli aeroporti di Montichiari e Verona hanno sortito il loro effetto. Dopo un messaggio inviato ieri a chi aveva mandato mail di protesta, questa mattina la stessa azienda ha emesso un comunicato stampa in cui ribadisce l'impegno a cessare il trasporto di animali sia dallo scalo bresciano che da quello veronese. La stessa nota è stata fatta circolare internamente a tutte le compagnie di trasporto aereo operanti nei loro scali, chiedendo di non accettare più alcun trasporto di animali nei loro voli cargo. Le migliaia di mail di protesta, l'imminente presidio di sabato 22 e l'interesse di tutti i media che stavano facendo domande al loro ufficio stampa, hanno fatto fare una rapida scelta. Questo è un ottimo risultato, non solo per la circostanziata campagna contro Green Hill, ma anche come precedente per future campagne contro la tratta di animali per la vivisezione. Come coordinamento contatteremo a breve tutti gli altri aeroporti limitrofi per chiedere una simile posizione e comunicheremo nuove svolte per la campagna. Il presidio di sabato 22 maggio alle ore 17.00, dopo l'appuntamento delle 14.00 davanti a Green Hill, non si terrà più quindi davanti all'aeroporto ma è spostato presso una azienda della zona che rifornisce l'allevamento: Nestle' Purina Petcare Italia, che dal suo stabilmento nazionale di Castiglione dello Stiviere fornisce il cibo all'allevamento. Comunicheremo a breve maggiori dettagli su questa azienda. Grazie per il sostegno.
---------------- (Comunicato stampa della Valerio Catullo Spa) Nota stampa La Direzione della Societa' di Gestione degli Aeroporti di Verona Villafranca e di Brescia Montichiari decide la sospensione del trasporto di animali dopo alcune segnalazioni da parte degli attivisti impegnati nella tutela del benessere degli animali Verona, 20 maggio 2010 - Dopo le opportune verifiche interne, la Direzione della Società di Gestione degli Aeroporti di Verona Villafranca e Brescia Montichiari ha disposto con effetto immediato la sospensione delle spedizioni segnalate dagli attivisti impegnati nella tutela del benessere degli animali, ritenendo importante contribuire alla tutela dell'ambiente in cui opera.


Sul CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE - Montichiari, 24/04/2010
leggi gli articoli
Il Comune di Montichiari ha bocciato l’ampliamento di Green Hill! (30/04/2010)
Più di 2000 persone in marcia contro Green Hill (resoconto corteo, 26/04/2010)
Green Hill. La degenerazione della scienza (AgoraVox, 26/04),
Maltrattamenti, corteo anti Green Hill (EssenzialeOnLine, 26/04),
In tremila per dire no alla vivisezione Un successo la marcia degli animalisti (BresciaOggi, 25/04)
guarda i filmati su Youtube parte 1^, parte 2^, parte 3^, parte 4^ e parte 5^
ascolta lo spazio dedicato da Radio Onda d'Urto (24/04, in diretta).