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Indice

Lettere

"Rubano" gli animali dal Morbasco. Bisogna aumentare la vigilanza Francarita Catelani

Maltrattamenti di animali. Nuova legge insufficiente Giulia Lodigiani

Maltrattamento animali. Una legge che non salva Francarita Catelani

In occasione delle Olimpiadi fatti sparire tutti i cani randagi Francarita Catelani

Anche la Cnn sì è occupata dei cani fatti fuori per ragioni di immagine Giulia Lodigiani

Cani, guinzagli e museruole Dopo Sirchia tocca al Comune Francarita Catelani

Se un cacciatore spara vicino a voi è vostro diritto denunciarlo Francarita Catelani


Articolo su La Cronaca a proposito del Palio di Siena Spettacolo indegno in un paese civile (18 agosto 2004)



La Provincia
27 maggio 2004

“Rubano” gli animali dal Morbasco
Bisogna aumentare la vigilanza


Gentile direttore,
oggi abbiamo ricevuto una lettera appassionata di una cittadina cremonese che abita in via Massarotti e che ha visto, per la seconda volta in 10 giorni, delle persone immergersi nelle acque del Morbasco, tra via Trebbia e via Massarottio, muniti di attrezzi appuntiti per catturare pesci, rane, germani, papere, gallinelle d’acqua ecc, e poi rinchiuderli in sacchi. Ovviamente si tratta di una azione indegna attuata fuori da ogni legalità in un Parco recentemente bonificato e ripopolato di animali per cui chiediamo alle Autorità di ogni ordine e grado di vigilare su tutta questa zona al fine di evitare il ripetersi di simili comportamenti. La persona che ci ha segnalato il fatto si dice certa che si tratta di extra comunitari (o di neo comunitari) per cui si può supporre che ignorino completamente la legislazione del nostro Paese. A questo proposito chiediamo a tutti coloro che si prestano a dare soccorso, cibo ed aiuti vari a queste persone di informarli del fatto che simili, ed altri comportamenti, sono illegittimi e possono portare non solo a pesanti sanzioni pecuniarie, ma anche alla galera.

Francarita Catelani
(Presidente di Una Cremona Onlus)

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La Provincia
Martedì 13 luglio 2004

Maltrattamenti di animali
Nuova legge insufficiente


Signor direttore,
è dell’altro ieri la notizia che è stata approvata la nuova legge 727, altresì conosciuta come legge sui maltrattamenti. Purtroppo ho constatato come questa notizia sia stata presentata in termini positivi e, a mio avviso, riduttivi. Infatti se può anche essere considerata come una buona legge per i milioni di cani e gatti di proprietà di privati, essa non può essere apprezzata in assoluto. E i milioni di animali (molti più dei suddetti), vittime di caccia, pesca, allevamento, trasporto, macellazione, vivisezione, attività circense, zoo, feste e manifestazioni di importanza storico-culturale (anche con maltrattamenti e sevizie, perché “così vuole la tradizione” – o sarebbe meglio dire il giro d’affari del turismo? -) considerati oggetti passivi di leggi speciali che tutelano solo chi perpetra loro ogni anno, ogni giorno crudeltà d’ogni tipo? Si distingue tra reati gravi puniti maggiormente rispetto alla precedente legge, e reati meno gravi, declassati a semplici contravvenzioni – come se parcheggiare in divieto di sosta fosse altrettanto grave rispetto all’abbandono di un animale che va incontro a morte quasi sicura, prima o poi – Soprattutto, non è tutelato l’animale in sé, ma il sentimento che l’uomo prova nei suoi confronti. E questo, per me, è inaccettabile.

Giulia Lodigiani
(Persico Dosimo – Cremona)

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La Provincia
Domenica 8 agosto 2004

Maltrattamento animali
Una legge che non salva


Signor Direttore.
ci permettiamo di far notare come, fra le «meraviglie innovative» della nuova legge che protegge il sentimento delle persone nei confronti degli animali, e non gli animali in quanto tali quali esseri viventi portatori di diritti, figura l'obbligo dell'anestesia per praticare la vivisezione. Ma quale anestesia si potrà mai applicare in tutti i casi di sperimentazione di LD50 o di LC 50 (rispettivamente per la somministrazione di sostanze solide e liquide che devono provocare la morte del 50% degli animali) o per il Draize test che consiste nell'immettere la sostanza da esaminare negli occhi di conigli vivi e vedere quanto vengono infiammate l'iride e la congiuntiva e opacizzata la cornea fino, per molte sostanze, ad ottenere la distruzione pressoché completa dell'occhio? Ovviamente tutti questi esperimenti verranno sempre praticati su animali perfettamente svegli. E gli altri animali vivisezionati sotto anestesia quando si svegliano non proveranno dolore? Chiunque sia stato operato sa perfettamente che i dolori dopo ogni operazione ci sono tanto che si pretendono e si ottengono sedativi, ma a questi animali chi provvedere quando la legge non lo prevede? Non voglio tediare nessuno con il ripetere cose già scritte precedentemente, ma considerare migliorativo il nuovo testo dell'art. 727 c.p. che prevede la detenzione in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttive di gravi sofferenze mi pare veramente assurdo posto che, se era già difficile provare il semplice maltrattamento e la detenzione non etologicamente corretta, ora diventerà impossibile accertare e provare anche le gravi sofferenze che possono essere valutate diversamente da persona a persona a seconda della loro sensibilità. (...).

Francarita Catelani
(Presidente di Una Cremona Onlus)

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LA CRONACA DI CREMONA
17 agosto 2004

In occasione delle Olimpiadi fatti sparire tutti i cani randagi

Signor Direttore
con l'inizio dei giochi olimpici i riflettori di tutto il mondo si sono puntati sulla Grecia, sulla bellezza delle sue nuovissime strutture atte ad ospitare tali giochi, sulle gare e relative medaglie vinte, su tristi storie di atleti che schivano le prove anti doping ecc., ma nessuno dice neppure una parola sulla campagna messa in atto dalla Grecia per ottenere la sparizione di tutti i cani randagi vaganti per le sue strade: sono stati semplicemente eliminati con veleno, fucilate, impiccagione. Questo per dare una bella immagine di civiltà al Paese, ossia per non mostrare al mondo la condizione incivile che ha seguito la Grecia nella questione del randagismo. La CIDAG (Coalizione per la difesa degli animali in Grecia) si è data da fare per convincere il governo ad attuare una seria campagna di sterilizzazioni, di programmi educativi atti a responsabilizzare i cittadini, ad emanare leggi per la protezione degli animali. Ha chiesto a tutti di aiutarla in questa campagna attraverso lettere e petizioni da inviare al governo greco, ma nulla è stato ottenuto. L'Europa del futuro dovrà per forza confrontarsi anche su questi problemi dato che spesso, troppo spesso, la tendenza è quella di scendere un gradino nella scala della civiltà (salire è infatti molto più faticoso) e dovremo affrontare le situazioni di Grecia e, presto, probabilmente anche quelle di Romania dove da anni avviene uno sterminio insensato di animali con metodi brutali e, perchè no, di Israele ove si avvelenano ufficialmente i gatti con l'alibi del pericolo di epidemie di rabbia e tante altre situazioni analoghe e sa il Cielo che il nostro Paese non ha per nulla bisogno di scendere un altro scalino in questo settore con tutti i casi di gravi maltrattamenti, di abbandoni, di esportazioni misteriose oltre confine, di canili chiusi d'autorità per gestione inaccettabile, di canili abusivi incontrollati ed incontrollabili, di altri non abusivi ma sempre incontrollabili, di mancate sterilizzazioni, di mancata iscrizione dei cani alla anagrafe canina (pur obbligatoria da decenni), di ordinanze sindacali insensate che paiono fatte apposta per incentivare gli abbandoni. Ci auguriamo che qualche giornalista serio si faccia carico di una corretta informazione anche in questo settore e attenui i fari splendenti sui giochi olimpici che nascondono la brutalità dell'uomo verso le altre forme di vita. Da parte nostra noi abbiamo deciso di non seguire le Olimpiadi, di non guardarle e di non leggere nulla che si riferisca a loro in attesa di poter leggere la verità che tutti tentano di nascondere: un eccidio inqualificabile voluto dal Governo greco con la complicità di coloro che, sapendo, tacciono.

Francarita Catelani
presidente di UNA CREMONA onlus

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LA CRONACA DI CREMONA
17 agosto 2004

Anche la Cnn sì è occupata dei cani fatti fuori per ragioni di immagine

C'è un aspetto strettamente legato alle Olimpiadi di Atene cui credo non sia stato dato il rilievo che meriterebbe: migliaia di cani greci massacrati a partire dall'estate 2003, proprio in vista di questo evento sportivo. Ad affermarlo sono le associazioni animaliste greche (ma non solo) e reportage della CNN. Il massacro, si sostiene, sarebbe voluto sia dalle Autorità greche, per dare una buona immagine della città e del Paese, e dagli organizzatori delle Olimpiadi, che ritengono i randagi un problema, probabilmente di "reputazione". Tutti negano ogni loro responsabilità, sostengono che i randagi sono stati prelevati dalle strade e sistemati in canili (notare che quelli greci già troppe volte si sono rivelati dei lager) e che dopo la fine delle Olimpiadi verranno rimessi sulle strade sterilizzati. Si può credere alle parole di una o dell'altra parte, ma in ogni caso le immagini del massacro ci sono e sono molto crude e reali: cani, anche cuccioli, avvelenati in massa, fucilati, impiccati, uccisi a bastonate, incatenati con i filo spinato e schiacciati vivi nelle presse degli sfasciacarrozze. Personalmente credo ai miei occhi. Sperando nell'attenzione dell'opinione pubblica riguardo questi fatti, porgo distinti saluti.

Lodigiani Giulia
Persico Dosimo (Cremona)

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La Provincia
12 settembre 2004

Cani, guinzagli e museruole Dopo Sirchia tocca al Comune

Signor direttore,
siamo lieti di informare i cittadini cremonesi che il Ministro Sirchia ha riveduto e corretto l'ordinanza che riguarda il comportamento delle persone che convivono con cani «a rischio di aggressività» dopo la riunione che si è tenuta al Ministero della Salute in data 25 agosto alla quale eravamo personalmente presenti anche noi con gli Animalisti Italiani, la Lega per la difesa del Cane e l'Enpa. Non posso dire che la riunione sia stata tranquilla dato che è iniziata con la presentazione dell'ordinanza già fatta e scritta, uguale a quella dello scorso anno con la solo modifica del numero delle razze canine colpevolizzate (ridotte ufficialmente a 18, ma in realtà solo 16 di cui alcune sconosciute). Ovviamente abbiamo discusso molto e, alla fine, ottenuto qualche cosa, prima solo a voce, poi per iscritto attraverso un e-mail del 25 agosto medesimo nel quale ci si informava che il sig. Ministro «ha deciso di accogliere alcune modifiche al testo dell'ordinanza così come richiesto da alcuni partecipanti». In particolare è stato riportato a norma di legge l'uso di guinzaglio o di museruola per tutti i cani (salvo quando li si deve portare sui mezzi di trasporto o nei locali pubblici) come sancito dall'art. 83 del regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 e come da noi sempre s9Stenuto. Ora ci rimane il compito di ottenere la modifica del regolamento di Polizia municipale della nostra città, modifica richiesta ripetutamente ma, per ora, invano con note datate 28 febbraio, 15 aprile, 6 maggio (istanza di cittadini cremonesi), 24 maggio e rinnovata in data ieri 11 settembre. Noi continueremo la raccolta firme fino a quando anche la nostra città si degnerà di uniformarsi a quanto stabilito in sede nazionale per quanto concerne l'uso di guinzaglio o museruola e per tutti gli altri aspetti contenuti nel regolamento che stridono con le leggi nazionali e con i pareri autorevoli di varie Asl, nonché con le decisioni positive prese da altri Sindaci.

Francarita Catelani
(Presidente di Una Cremona onlus)

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La Provincia
3 novembre 2004

Se un cacciatore spara vicino a voi è vostro diritto denunciarlo

Egregio direttore,
rispondo alla signora Giovanna Mazzeo di Stagno Lombardo che lamenta il ferimento della sua cagna solo per informarla che impallinare se stessi ed altri è un autentico "sport" tanto che anche quest'anno abbiamo già avuto almeno 11 morti (di cui uno non cacciatore) e 32 feriti (di cui 8 non cacciatori). Le persone che abitano in campagna o in periferia devono conoscere i loro diritti e devono chiamare le Guardie Provinciali o altre Forze dell'ordine per denunciare i cacciatori che sparano a distanza non regolamentare da case, strade, macchine agricole ecc. (indicativamente m. 100 e m. 150 se si spara verso le abitazioni).

Francarita Catelani
(Presidente di Una Cremona Onlus)

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La Cronaca
18 agosto 2004

Catelani (Una): 'Spettacolo indegno in un paese civile’

CREMONA - "Una cosa ignobile, veramente ignobile. Indegna di un paese civile. Siamo sconvolti e amareggiati". Francarita Catalani, presidente di Una Cremona Onlus, associazione eco-animalista nata negli anni '80, è categorica. La sede nazionale della sua associazione è una di quelle che si è attivata per impedire che il Palio possa avere altri tristi epiloghi. In un eventuale processo contro gli organizzatori del Palio anche Una Onlus (come la Lav ed altre tre associazioni animaliste) si costituirà parte civile. Con la morte di Amoroso, baio di 8 anni, deceduto per spezzamento della colonna vertebrale nel Palio dell'Assunta, salgono a quattro le morti di cavalli. Difficile pensare ad una festa che cammina sui cadaveri di animali, per il gusto di uomini. Difficile, anche se il Palio, passato da rievocazione a vero e proprio businness commerciale viene considerata rievocazione storica dalla Regione Toscana. "Oltre al cavallo morto, ci sono stati 4 animali infortunati nel corso del palio - aggiunge Francarita Catelani - e sappiamo che fine fanno. Un cavallo con lesioni alle gambe viene fatto fuori. Stiamo verificando se vi fossero tutte le autorizzazioni perché se è vero che la legge italiana punisce le crudeltà contro gli animali, è altrettanto vero che nei casi come quello del Palio le Regioni agiscono in deroga alla legge". Si indigna il presidente dell'associazione animalista, ancor di più quando sente parlare di amore per gli animali. Non è questione di amore, ma di rispetto in una società civile. Un rispetto dovuto a tutti gli esseri viventi. "Io non parlo di amore per gli animali - sottolinea - perché amore è anche gelosia e per amore sono stati commessi anche crimini orrendi nella storia. Io parlo di rispetto. Rispetto per gli uomini e per gli animali. Chi rispetta i cavalli non li espone a spettacoli simili. Dobbiamo rispettare la vita, in tutte le sue forme".

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