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Green Hill è da chiudere ma la direttiva Ue non
basta - Associazione Una Cremona (Uomo-natura-animali)
Siamo scettici sulla chiusura dell'allevamento
Green Hill - Una Cremona
Alla fiera di Sant'Apollonia niente esposizione
di rapaci - Giulia Lodigiani
Finalmente il 22 si saprà cosa successe al
canile - Barbara Nicolini
Tutti a salvare i cani, le nutrie invece si
possono massacrare - Associazione Una Uomo-Natura-Animali
Il mio pensiero alle migliaia di agnelli e
capretti sacrificati - Giulia Lodigiani
Tutta l'attenzione ai marò E un pensiero agli
agnelli - Francarita Catelani
Cani non microchippati Controllate i proprietari
- Associazione Una Cremona Uomo-Natura-Animali
Abbattimento
nutrie: il sindaco non può prevederlo - Una Cremona
Esseri viventi da rispettare e non 'qualcosa' da
sfruttare - Giulia Lodigiani
Prendiamo le distanze da Green Hill - Una
Cremona [Comunicato in merito al corteo svoltosi il 30
giugno 2012 a Montichiari]
Finalmente Green Hill è sotto sequestro -
Francarita Catelani
Beagle
di Green Hill, sui farmaci serve chiarezza - Associazione UNA Cremona
(Uomo-Natura-Animali)
Una
Cremona, che tristezza il circo - UNA CREMONA onlus
No
alle costrizioni fisiche degli animali - Giulia Lodigiani
In
merito alla nutria uccisa - Associazione UNA Cremona
(Uomo-Natura-Animali)
La Provincia
mercoledì 25 gennaio 2012
Green Hill è da chiudere ma la direttiva Ue non basta
Gentile direttore,
vorremmo esprimere alcune perplessità in merito all’effettiva possibilità di
chiusura dell’allevamento Green Hill in virtù dell’emendamento sulla
vivisezione in discussione al Parlamento. La Direttiva europea è stato un
vergognoso ‘passo indietro’ in materia e gli stati membri, purtroppo, non
possono modificarla, possono solo mantenere al momento del recepimento norme
migliori in vigore al 09/11/2010. Quindi non crediamo che l’emendamento in
questione possa intervenire su di essa e, in ogni caso, siamo fortemente
scettici nei confronti di quel testo. Non fa alcun cenno a cani e gatti randagi
su cui la Direttiva europea permette la vivisezione. Considera solo primati,
cani e gatti, “dimenticando” tutti gli altri animali usati nei laboratori.
Approva e consacra ancora una volta, fin dal primo comma, la vivisezione; e non
vieta nemmeno la creazione e manipolazione di animali geneticamente modificati
poi usati nei laboratori. Prevede non indifferenti eccezioni al divieto di
vivisezione in campo didattico e bellico. Il divieto di esperimenti senza
anestesia o analgesia vale solo se è dimostrato il dolore dell’animale, non
sempre di fatto riscontrabile e il cui rilevamento sarebbe comunque affidato
agli stessi sperimentatori. In questi giorni si enfatizza soprattutto il fatto
che questo emendamento introdurrebbe il divieto di allevamento sul territorio
nazionale di primati, cani e gatti; a nostro parere, tuttavia, esso sembra
doversi interpretare in senso ristretto, con il mantenimento della possibilità
del loro allevamento se destinati ad esperimenti permessi dal testo stesso
(obblighi nazionali o internazionali di ricerche finalizzate alla salute
dell’uomo o delle specie coinvolte).
Associazione Una Cremona (Uomo-natura-animali)
Il Piccolo
venerdì 27 gennaio 2012
Siamo scettici sulla chiusura dell'allevamento Green Hill
Gentile direttore,
vorremmo esprimere alcune perplessità in merito all’effettiva possibilità di
chiusura dell’allevamento Green Hill in virtù dell’emendamento sulla
vivisezione in discussione al Parlamento. La Direttiva europea è stato un vergognoso
‘passo indietro’ in materia e gli stati membri, purtroppo, non possono
modificarla, possono solo mantenere al momento del recepimento norme migliori
in vigore al 09/11/2010. Quindi non crediamo che l’emendamento in questione
possa intervenire su di essa e, in ogni caso, siamo fortemente scettici nei
confronti di quel testo. Non fa alcun cenno a cani e gatti randagi su cui la
Direttiva europea permette la vivisezione. Considera solo primati, cani e
gatti, “dimenticando” tutti gli altri animali usati nei laboratori. Approva e
consacra ancora una volta, fin dal primo comma, la vivisezione; e non vieta
nemmeno la creazione e manipolazione di animali geneticamente modificati poi
usati nei laboratori. Prevede non indifferenti eccezioni al divieto di vivisezione
in campo didattico e bellico. Il divieto di esperimenti senza anestesia o
analgesia vale solo se è dimostrato il dolore dell’animale, non sempre di fatto
riscontrabile e il cui rilevamento sarebbe comunque affidato agli stessi
sperimentatori. In questi giorni si enfatizza soprattutto il fatto che questo
emendamento introdurrebbe il divieto di allevamento sul territorio nazionale di
primati, cani e gatti; a nostro parere, tuttavia, esso sembra doversi
interpretare in senso ristretto, con il mantenimento della possibilità del loro
allevamento se destinati ad esperimenti permessi dal testo stesso (obblighi
nazionali o internazionali di ricerche finalizzate alla salute dell’uomo o
delle specie coinvolte).
Associazione Una Cremona (Uomo-natura-animali)
La Provincia
giovedì 23 febbraio 2012
Alla fiera di Sant'Apollonia niente esposizione di rapaci
Egregio direttore,
ho letto diversi articoli sulla fiera di Santa Apollonia tenutasi a Rivolta
d’Adda, ma non mi pare di aver letto una notizia appresa invece da altre fonti:
dei cittadini sensibili ed attivi hanno cercato di modificare l’impronta
marcatamente contraria al rispetto degli animali, riuscendo almeno a far
annullare l’esposizione di rapaci (privati della loro libertà), se non anche
facendo diventare una gara di carabine (organizzata dalla Federcaccia locale e
rivolta ai ragazzini di 7-12 anni!) in una di freccette (ma forse qui mancava
anche un permesso della Questura...). Spero davvero che si riesca in tutte le
fiere e le manifestazioni in cui si fa uso di animali a vietare che ciò accada
(e non solo quando valga l’esplicito divieto della legge regionale di usare
animali come premi o regali): per rispetto degli stessi e dei loro diritti di
esseri senzienti, ma anche per educare le nuove generazioni alla convivenza con
le altre specie che popolano il pianeta.
Giulia Lodigiani
(Grontardo)
La Provincia
mercoledì 14 marzo 2012
Finalmente il 22 si saprà cosa successe al canile
Signor direttore,
le accuse pendenti sui sei indagati per i fatti connessi con la gestione del
canile cremonese dovrebbero concludersi con quanto verrà deciso nell'udienza
preliminare del 22 marzo. Tutti noi speriamo che i fatti emersi non cadano
nell'oblìo e si possa giungere serenamente all'accertamento di quanto realmente
è avvenuto agli animali ricoverati nel canile e, magari, anche su chi cada la
responsabilità per il mancato controllo.
Barbara Nicolini
(consigliere dell'associazione Una Cremona onlus)
La Provincia
venerdì 16 marzo 2012
Tutti a salvare i cani, le nutrie invece si possono massacrare
Egregio direttore, giustamente, ci sono stati interventi in difesa dei cani,
accusati di non essere amici dell’uomo, e delle volpi, fatte oggetto di una
caccia definita cruenta. Purtroppo abbiamo constatato ancora una volta come non
vengano mai prese le difese dei membri di un’altra specie animale: la “nutria”.
Dopo un mese, quello di febbraio, con articoli quasi quotidiani contro le
nutrie e un inizio mese che si preannuncia una prosecuzione su questa strada,
sentiamo di dover intervenire a difendere un animale che purtroppo gode di una
cattiva fama immeritata ed è fatto oggetto di una vera e propria persecuzione.
I sindaci continuano imperterriti ad emettere ordinanze di abbattimento
nonostante ciò non spetti loro, ma bensì alla sola amministrazione provinciale,
spesso aggiungendo ampie deroghe; le singole ordinanze vengono sempre più
spesso rigettate dal TAR che ne evidenzia l’illegittimità, senza che questo
freni le stesse amministrazioni o altre dall’emetterne di nuove praticamente
identiche. La provincia approva piani di contenimento che valutano
esclusivamente l’abbattimento degli animali, spendendo denaro pubblico per
pagare i “trappers” da cui ci si aspetta l’impossibile, non essendo possibile
diminuire la popolazione di nutrie uccidendone individui. E’ invece dimostrato,
da studi teorici e progetti pratici, che la sterilizzazione dei soli maschi
basti a rendere la colonia che si organizza intorno a questo individuo a
natalità zero. Il prefetto sembra non esercitare alcun controllo sul proliferare
di quelle ordinanze in contrasto con i limiti consentiti dalla legge. Sono più
di vent’anni che ripetiamo pressoché inascoltati queste semplici verità, ma non
smetteremo di combattere per il rispetto anche di questa specie animale.
Associazione Una Uomo-Natura-Animali
(Cremona)
La Provincia
sabato 7 aprile 2012
Il mio pensiero alle migliaia di agnelli e capretti sacrificati
Egregio Direttore,
nell’imminenza della festività pasquale il mio pensiero non può che andare alle
migliaia di agnelli e capretti che in questi giorni finiranno cadaveri sulle
tavole. Non sulla mia, dalla quale ho bandito da anni, ogni giorno, carne,
pesce e prodotti derivanti dallo sfruttamento negli allevamenti intensivi
(latte, latticini, uova). Tutto l’anno, purtroppo, ci sono animali allevati e
uccisi perché l’industria della carne possa riversare sulle tavole i loro
cadaveri sotto varie forme, spesso tali da allontanare da menti distratte la
consapevolezza che si mangia un ‘qualcuno’ che è stato essere capace di provare
sentimenti, paura, dolore e non un ‘qualcosa’ che è sempre stato inanimato. Ma
l’uccisione di animali, per di più cuccioli, a Pasqua viene giustificata come
‘tradizione’, più o meno religiosa... fino a quando prevarrà questa concezione?
Giulia Lodigiani
(Grontardo)
La Provincia
venerdì 13 aprile 2012
Tutta l'attenzione ai marò E un pensiero agli agnelli
Signor direttore,
sento il bisogno di rispondere alla signora Viola Maiocchi che contesta Giulia
Lodigiani per il pensiero volto alla strage di agnelli pasquali affermando
infastidita che lei pensa ai due marò italiani e non agli agnelli o capretti. A
me pare che ci si trovi si fronte a due 'problemi' molto diversi e non
equiparabili: pensare ad animali inermi ed innocenti sgozzati per mera golosità
non ha nulla a che vedere con la situazione di due militari accusati di aver
sparato ed ucciso due persone! Comunque sia, qualunque posizione di voglia
assumere sulla complessa questione dei marò, nessuno vieta alal signora
Maiocchi di poter pensare sia agli agnelli che ai marò non essendo le due
questioni in antitesi fra loro.
Francarita Catelani
(presidente dell'associazione Una Cremona onlus)
La
Provincia
sabato 28 aprile 2012
Cani non microchippati Controllate i proprietari
Abbiamo letto l’articolo
relativo al numero non indifferente di cani non microchippati trovati vaganti
nel cremasco. Ci chiediamo se ciò non sia dovuto oltre che ai “proprietari” che
non microchippano, come evidenziato dai gestori del canile, anche al fatto che
nella nostra provincia e in quelle limitrofe giungono cani in stallo o
staffetta, che spesso non sono a norma di legge per quanto riguarda l’identificazione.
Se questi si perdono o vengono abbandonati da chi avrebbe dovuto adottarli per
sempre, finiscono anch’essi in canile! Per questo, chiediamo più controlli, sui
“proprietari” e su persone, gruppi e strutture che accolgono cani provenienti da
altre regioni italiane o dall’estero, da parte di coloro che vi sono preposti
per legge: Asl e comuni.
Associazione Una Cremona Uomo-Natura-Animali
La Provincia
domenica 1° luglio 2012
Esseri viventi da rispettare e non 'qualcosa' da sfruttare
Signor direttore,
ho letto la lettera in merito alla pesca sportiva come “capitale non sfruttato”
del Po e non ho potuto fare a meno di pensare quanto sia triste leggere che un
essere vivente sia ‘qualcosa’ da sfruttare, uccidendolo per cibarsene, invece
che ‘qualcuno’ la cui vita va rispettata. Dal mio punto di vista di vegana e
animalista, non può esserci né divertimento, né guadagno dalla morte altrui.
Giulia Lodigiani
(Grontardo)
La Provincia
sabato 7 luglio 2012
Prendiamo le distanze da Green Hill [Comunicato
in merito al corteo svoltosi il 30 giugno 2012 a Montichiari]
Dopo oltre due anni di partecipazione alle attività organizzate dai ragazzi del
Comitato Montichiari contro Green Hill e del Coordinamento Fermare Green Hill
(che, portando avanti la battaglia con pazienza ed intelligenza, sono riusciti
a rendere Green Hill pesantemente famoso in tutto il mondo, rilanciando così
anche la lotta contro la vivisezione), il corteo è stato disturbato da ‘strani
individui’ (molti mai visti prima!) che, fin dall’inizio, hanno continuato ad
incitare a disubbidire agli organizzatori, hanno criticato tutto e hanno
valicato il limite posto dalle autorità, cercando di entrare nel famigerato
allevamento, col risultato di cariche della polizia, feriti, divieto di
continuare il presidio predisposto fino al 15 luglio... Dobbiamo ringraziare
queste persone?? Noi pensiamo di NO.
UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali)
(www.unacremona.it)
Il Piccolo
sabato 21 luglio 2012
UNA CREMONA
Finalmente Green Hill è sotto sequestro
Signor direttore,
crediamo sia doveroso rendere noto che, dopo oltre due anni di battaglie, di
manifestazioni alle quali siamo sempre stati presenti, di corrispondenza
intercorsa con politici vari, con Prefetti, con Sindaci, con ricorsi gerarchici
(costosi!), Green Hill è sotto sequestro! Il Corpo Foreste dello Stato e il
personale della Questura di Brescia, su disposizione della Procura di Brescia,
ha posto sotto sequestro il mega allevamento di cani beagle destinati alla
vivisezione situato a Montichiari: fra i reati contestati vi è anche quello di
maltrattamento! Un grazie a tutti i cittadini che hanno firmato la petizione ai
nostri tavoli e che ci hanno incoraggiato a continuare nella lotta per la
chiusura di questo enorme allevamento che, anche solo a vederlo, fa
rabbrividire.
Francarita Catelani
Presidente di Una Cremona onlus