UNA Cremona - Obiezione di coscienza alla vivisezione

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L'obiezione di coscienza alla vivisezione



L’obiezione di coscienza alla vivisezione è sancita dalla Legge 413/93, "Norme sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale" e riguarda studenti, docenti e ricercatori delle facoltà scientifiche (Medicina, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Farmacia, Agraria e Veterinaria) e medici, personale sanitario, tecnici, infermieri di strutture pubbliche e private.

Secondo la legge, le università e i luoghi di lavoro dovrebbero pubblicizzare questa possibilità, ma nella realtà questo accade molto raramente. In ogni caso, devono mettere a disposizione dei moduli da compilare per chi vuole avvalersi di questa possibilità.
Gli studenti devono presentare il modulo dell’obiezione di coscienza prima dell’inizio di ogni corso o laboratorio in cui è previsto l’uso di animali.
Stando alla legge, questo dovrebbe obbligare l’insegnante ad organizzare dimostrazioni con metodi alternativi.

Bisogna fare molta attenzione, leggere bene i programmi degli insegnamenti e la guida dello studente, per essere sicuri di avere il tempo di fare la propria scelta.

I dipendenti devono presentarla all’atto della domanda di assunzione o della partecipazione ad un concorso.

Nessuno può essere discriminato per la sua scelta di coscienza e di rispetto verso le altre forme di vita e per il volersi impegnare perché un metodo non scientifico, non predittivo, fuorviante oltre che crudele, venga finalmente superato.

-> -> -> Testo della Legge 413/93