Homepage
Pagina sulla direttiva europea sulla vivisezione


Questa pagina contiene la nostra posizione sulle proposte di legge di revisione della legge 116/92 relativa alla vivisezione
presentate in Parlamento, nel corso delle ultime tre legislature, dagli on. Schmidt, Della Vedova e ora Malan e Tomassini.
Il testo è sempre lo stesso, perciò anche la nostra posizione di aperta critica!!


La nostra associazione ha partecipato al 'tavolo' per la stesura del primo testo, andandosene mentre i lavori erano ancora in corso, perché era chiaro che non si voleva tendere alla abolizione della vivisezione, ma solo ad una sua regolamentazione.
Inaccettabile, per noi che non vogliamo scendere ad alcun compromesso con i vivisettori,
essendo contrari per motivi scientifici ed etici all'uso di animali.

Questi i testi delle tre p.d.l., perché tutti possano leggerli ed essere informati: Schmidt, Della Vedova e Malan e Tomassini.

A settembre 2010, altre due p.d.l. sono depositate in Parlamento, proposte una dagli on. Amati e Bianconi e l'altra dall'on. Pinzger.

Solo quest'ultima, che propone l'abolizione della vivisezione, merita secondo noi l'appoggio delle vere associazioni animaliste!


Ecco i motivi per cui NON approviamo la p.d.l. n°53 e non abbiamo appoggiato in passato le n°2157 e 5442



Noi dobbiamo mantenerci positivi nel condannare il vivisezioniamo come dannoso SIA per l’animale, SIA per le sue nefaste conseguenze sulla salute e sul benessere umano.”
Se la proposta fosse solo quella di abolire la vivisezione a fini didattici e per la produzione di cosmetici, avremmo potuto accettarla nel filone, sia pure contestabile, della “politica dei piccoli passi”, ma sempre con lo scopo ultimo e finale di ottenere l’abolizione totale di questa pratica nefanda, brutale, inutile e dannosa per uomini ed animali (e assi proficua per chi la pratica), ma accettare una legge che regolamenta ancora una volta la pratica della vivisezione ripugna alla coscienza di tutti coloro che hanno compreso il gioco perverso che si nasconde dietro tutto ciò e che non possono divenire correi dell’applaudire una proposta di legge che, in pratica, risulta essere una canonizzazione di quello che noi riteniamo essere un grave errore scientifico e metodologico.

Il pdl parte da premesse da brivido che forse possono sfuggire ai non addetti ai lavori, ma non a coloro che da anni si battono per i diritti degli animali.
Esso, infatti, inizia parlando espressamente di "metodi alternativi che rappresentano la concreta speranza per il futuro di non utilizzare gli animali nella ricerca, almeno per ciò che riguarda la ricerca applicata.
L'"alternativa" si fonda sul "sistema delle 3R" (Replacement-Reduction-Refinement)". Forse non tutti sanno che le 3R - refine-reduce-replace - (ossia raffinare, ridurre, rimpiazzare) sono un programma lanciato fin dal 1959 da due VIVISETTORI inglesi (W.S.Russel e R.L.Burch) con l'intento di continuare gli esperimenti sugli animali umanizzando gli esperimenti.
Raffinare significa, infatti, attenuare il dolore attraverso la somministrazione di analgesici, psicofarmaci ed altre misure atte a lenire le sofferenze.
Ridurre dovrebbe significare sia ridurre il numero degli esperimenti che il numero degli animali impiegati (cosa mai avvenuta fino ad ora).
Rimpiazzare significa sostituire l'animale da esperimento con altri metodi di ricerca (es. cellule o organi di animali, mantenendo in tal modo l'errore metodologico di base).
In aggiunta, recentemente, si è inventata una altra R (non dimentica ovviamente nel pdl), ossia la Riabilitazione degli animali vivisezionati, così le 3R sono diventate le 4R lasciando immutata la condizione disumana di tutte le cavie da laboratorio di qualsiasi specie esse siano.
E' inoltre presente un'ulteriore "R": rinforzare, ossia considerare metodi alternativi quelli che a parità di animali utilizzati e/o sofferenze aumentano il livello dei dati ottenuti dal test)!! Questi non sono metodi alternativi!!

A voler essere precisi, si dovrebbe parlare di "metodi sostitutivi" e non "alternativi" (come ci ha insegnato il nostro maestro Pietro Croce!): non si può trovare un’alternativa a partire dalla vivisezione, non bisogna farne una pietra di paragone, ma cercare metodi che la sostituiscono in tutto e per tutto, visto che è inaffidabile, non predittiva e non etica.

Per approfondire:
EQUIVITA - ANIMALISTI ITALIANI - MOVIMENTO ECOLOGiCO UNA - MOVIMENTO ANTISPECISTA - COMUNICATO 02/02/06 - VIVISEZIONE: LA PDL 5442 NON AIUTA NE’ ANIMALI NE’ UOMINI
Quanto detto per la p.d.l. 5442 vale anche per l'ultima 'fotocopia' in ordine di tempo, la proposta Malan-Tomassini!!

Comunicato Stampa [novembre 2005]
Dopo l'approvazione in sede europea del Progetto Reach e la dichiarazione della ferma volontà di far passare in Italia il pdl 5442 di modifica del d.l. 116/92 sulla vivisezione entrambi con l'appoggio di alcune associazioni ambientaliste animaliste, pare lecito domandarsi se la battaglia per i diritti animali sia stata perduta per sempre e, per giunta, con poco onore!
Il progetto Reach, infatti, prevede la validazione di oltre 30.000 sostanze chimiche presunte tossiche con l'impiego di oltre 51 milioni di animali in aggiunta a quelli "normalmente" utilizzati quotidianamente e l'impiego di altri animali per la validazione delle nuove sostanze chimiche che di volta in volta verranno immesse sul mercato in sostituzione di quelle che saranno risultate tossiche e che saranno tossiche inevitabilmente pure loro.
Il pdl 5442 (modifica al d.l. 116/92) parte da premesse da brivido che forse possono sfuggire ai non addetti ai lavori, ma non a coloro che da anni si battono per i diritti degli animali.
Esso, infatti, inizia parlando espressamente di "metodi alternativi che rappresentano la concreta speranza per il futuro di non utilizzare gli animali nella ricerca, almeno per ciò che riguarda la ricerca applicata. L'"alternativa" si fonda sul "sistema delle 3R" (Replacement-Reduction-Refinement)".
Forse non tutti sanno che le 3R - refine-reduce-replace - (ossia raffinare, ridurre, rimpiazzare) è un programma lanciato fin dal 1959 da due VIVISETTORI inglesi (W.S.Russel e R.L.Burch) con l'intento di continuare gli esperimenti sugli animali umanizzando gli esperimenti.
Raffinare significa, infatti, attenuare il dolore attraverso la somministrazione di analgesici, psicofarmaci ed altre misure atte a lenire le sofferenze.
Ridurre dovrebbe significare sia ridurre il numero degli esperimenti che il numero degli animali impiegati (cosa mai avvenuta fino ad ora).
Rimpiazzare significa sostituire l'animale da esperimento con altri metodi di ricerca (es. cellule o organi di animali, mantenendo in tal modo l'errore metodologico di base).
Su questo specifico punto anche il pdl 5442 dice chiaramente "risulta di difficile attuazione in quanto non esistono ancora metodi che permettono di verificare l'efficacia e le conseguenze su un organismo complesso".
In aggiunta, recentemente, si è inventata una altra R (non dimentica ovviamente nel pdl 5442), ossia la Riabilitazione degli animali vivisezionati, così le 3R sono diventate le 4R lasciando immutata la condizione disumana di tutte le cavie da laboratorio di qualsiasi specie esse siano.
Il fatto, poi, che ad uno stesso tavolo si dichiarino soddisfatti politici, rappresentanti della Farmindustria, e "rappresentanti" di associazioni anti vivisezioniste non può che lasciare scoraggiati e perplessi.

Movimento Ecologico Nazionale UNA uomo natura animali
sede nazionale San Piero a Sieve
Il presidente
Ebe Dalle Fabbriche


Piccole riflessioni su una p.d.l. che si pretende sia "migliorativa"
In molte parti la proposta è uguale alla legge 116, e se questa ultima ha portato pochi benefici all’incremento dell’abbandono della pratica di utilizzare animali, non vedo perché le stesse norme dovrebbero portare ad esso!
Ci sono poi gli aspetti “innovativo-peggiorativi”...
Innanzitutto, c’è l’aumento delle specie animali utilizzabili e la legittimazione della creazione/dell’utilizzo di organismi geneticamente modificati…
Quello che mi ha colpito di più è stato l’espediente di dichiarare “alternativi” anche i metodi che riducono il numero di animali impiegati (senza eliminarlo!) o che li sfruttano meglio!!! Non capivo il perché… poi sono arrivata all’articolo 13 /Comitati per la cura e l'utilizzo degli animali) e ho capito tutto: rispetteranno la suddivisione dei compiti all’interno del Comitato ma potranno scegliere come esperto di “metodi alternativi” comunque un vivisettore (basta che uccida qualche animale in meno o proponga risultati migliori). Ed ecco che spesso (se non sempre!) non ci saranno esperti che non utilizzino animali!!
E’ anche vero che nell’articolo 7 (campi di applicazione) ci sono buoni proponimenti, ma “tranne” e “qualora” li inficiano notevolmente!
Inoltre il silenzio-assenso nella procedura d’autorizzazione è un’idea veramente pazzesca; visti i tempi burocratici, quasi quasi potrebbero anche non cominciare nemmeno l’iter!
Infine, se vogliono la legge la fanno passare con o senza l’appoggio “animalista”… tanto vale opporsi, se non ci si crede! Se le associazioni favorevoli ora lo resteranno, i legislatori potranno anche dire di avere l’appoggio degli animalisti e l’opinione pubblica sarà fuorviata (sulla legge e sugli ideali animalisti).

Giulia Lodigiani (socia UNA Cremona)